Come ‘tamponare’ l’esclusiva di Sky, che ha concesso alla Rai solo una parte dei diritti sulle Olimpiadi di Vancouver? A Viale Mazzini non hanno trovato di meglio che imboccare la ‘via politica’…
Il 12 febbraio partiranno le Olimpiadi Invernali di Vancouver e la Rai è pronta a seguirle. La Tv di Stato metterà in campo uomini e mezzi utilizzando RaiDue, RaiTre e RaiSport per offrire le 100 ore di gare live che si è assicurata grazie a un accordo con Sky Italia, titolare dei diritti in esclusiva dell'evento. Il tutto è avvenuto nell'ambito di una nota e importante intesa-quadro del 2008, avvenuta anche perché Sky aveva acquistato anche l'esclusiva delle Olimpiadi estive di Londra del 2012 e in seguito anche di Sochi 2014 e Rio de Janeiro 2016. E la Rai, anche se in cambio di una contropartita economica, ha dovuto concedere a Sky anche tutte le gare del Mondiale di Calcio Sudafricano, tenendo per sé solo le partite dell'Italia e “il meglio” degli altri incontri in programma.
Una situazione nota e inevitabile, quando a dominare la scena nel campo sportivo, a livello italiano e mondiale, per ciò che riguarda i diritti è unicamente 'la legge del più forte' a livello economico. Per questo l'accordo con Sky era stato visto a suo tempo (in presenza, però, di una gestione Rai diversa politicamente da quella attuale) con favore o comunque come un 'male minore'.
Ora però, chissà perché (si possono fare comunque alcune ipotesi plausibili in merito), la Rai ha deciso che solo Sky è il suo nemico e rivale (anche se l'azienda di Stato non opera in campo pay) e quindi questa situazione delle Olimpiadi non viene più accettata.
Non sorprende allora che Eugenio De Paoli, direttore di RaiSport, non abbia trovato di meglio che di chiedere al Governo (e dunque alla politica, che è poi quella che ha determinato la rottura con Sky) di intervenire per estendere “per legge” il numero di ore a disposizione della Rai in merito alle Olimpiadi.
Una richiesta che ci pare davvero 'avventurosa', visto che Sky ha agito in piena correttezza, pagando (parecchio) per un'esclusiva e stipulando poi un opportuno (e non obbligatorio) contratto con la Rai per assicurare a tutti (e in chiaro) la possibilità di vedere una fetta significativa delle Olimpiadi.
Ma una Rai senza soldi né idee, e che ha rinunciato solo per ragioni politiche all'accordo con Sky per RaiSat che le avrebbe garantito bilanci economici meno 'precari' di quelli attuali, può appunto solo appellarsi alla politica. Ma è un appello tardivo e inutile, che denota solo frustrazione.