‘Open Space’, social talk di Italia 1 andato in onda con la sua prima puntata domenica sera, può essere considerato uno spin-off delle ‘Iene’ (trasmissione nel frattempo passata al lunedì e ‘ripiazzata’ più sul giornalismo d’inchiesta che sulle solite piccole truffarelle e personaggi di dubbio gusto), programma di cui Nadia Toffa fa parte, ma con alcuni tratti innovativi.
Per molti aspetti il programma si presenta come una novità e trova nella Toffa la giusta conduttrice, che coniuga l'attualità e i temi di cronaca con uno stile di conduzione brillante. Buona l'integrazione con i social network, mentre una marcia in più del programma è comunque un pubblico che, dalle domande presentate tramite i social, si rivela di livello culturalmente elevato, informato ed in grado di portare un ‘quid’ al programma. A penalizzare la trasmissione è però la durata eccessiva, mentre gli inviati, probabilmente ancora con scarsa esperienza, non riescono a reggere ma soprattutto a “guidare” le interviste in esterna. Visibilmente “carica” per il nuovo programma, la Toffa è entrata nella conduzione nel corso del programma.
Buono il lavoro della redazione per la scelta dei temi. Prima l'intervista a monsignor Charamsa sull'omosessualità nella chiesa, per poi passare al calcio-scommesse, con Carlo Gervasoni, pentito del sistema, e il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi (anche se non è proprio una novità). C'è stato poi il tema del bullismo con Miss Italia, Frank Matano (youtuber e personaggio del momento) e Paolo Ruffini. Poi le interviste a Di Maio e Raffaele Sollecito.
Ma Nadia Toffa ha confermato di essere più a suo agio e ha dato il meglio quando sono stati trattati due temi “suoi” delle Iene, cioè quando si è parlato di ludopatia e del gioco d’azzardo tra i giovani (cavalli di battaglia della Toffa). Il programma domenica ha raccolto il 5,7% di share e si può considerare abbastanza riuscito ma a condizione che ne venga ridotta la smisurata durata.
Prima di tutto volevo congratularmi con Nadia perchè è una conduttrice fantastica!!! Veniamo al dunque. Sabato ero al supermercato a fare la spesa, quando davanti a me c’era una coppia con un bambino piccolo e davanti allo scaffale della Nutella sì avete capito bene NUTELLA , ho sentito dire : NON LA COMPRIAMO PERCHE’ CONTIENE OLIO DI PALMA. Io curiosa ho chiesto il perchè e lui ha detto che l’olio di palma è un ingrediente molto pericoloso per la salute. Infatti, tornata a casa ho guardato su internet e ha letto di tutto e di più su questo ingrediente, che lo troviamo quasi su tutti i prodotti che noi mangiamo ogni giorno: biscotti, grissini, fette biscottate, dadi, ecc. Ma la cosa che mi ha proprio disgustato è quando ho letto che è presente anche nel latte in polvere dei bambini!!!! VERGOGNA!!! SI PUO’ FARE QUALCOSA NADIA?? Un caro saluto e buon lavoro.
Stefania