Sta creando molte polemiche la decisione di trasferire la redazione del programma di RaiDue da Milano a Roma.
Dopo cinque anni chiude la redazione milanese di "Palcoscenico" che verrà trasferita a Roma, mentre il centro di produzione sarà a Napoli. Con questa scelta Milano, da sempre nota per essere la "Capitale" del teatro italiano vede la Rai perdere una delle sue produzioni più importanti e rilevanti dal punto di vista culturale e dei contenuti. L'unica rimasta, o quasi, in una rete accusata di essere quella dei reality, delle risse in diretta e del cattivo gusto.
Il trasferimento di 'Palcoscenico' (che dal 15 gennaio ha preso, per la verità, il nuovo nome di 'Palco e retropalco') sarà effettivo dal primo febbraio e la motivazione addotta dalla rete guidata da Antonio Marano (che però nin si capisce quanto sia responsabile della decisione) sarebbe da attribuirsi a contenimento dei costi e ottimizzazione delle risorse.
Una scelta che ha fatto e fa tuttora discutere molto, anche a livello politico, se si considera che proprio la Lega Nord, nella quale Marano ha militato a lungo e che lo ha sponsorizzato alla direzione della rete, aveva spinto per trasferire la redazione del programma da Roma a Milano quando direttore della rete era l'altro leghista Massimo Ferrario. Ora il passo inverso, si torna a "Roma ladrona".
La prima conseguenza della scelta è stata l'uscita dalla trasmissione di Giovanna Milella, nome storico di "Palcoscenico" e vicedirettore della stessa RaiDue, che passerà ad un nuovo incarico. "Non essendo in sintonia con queste scelte editoriali - ha dichiarato la Milella - che penalizzano i risultati raggiunti, lascio 'Palcoscenico' e accetto con piacere il nuovo incarico di prestigio culturale che la Rai mi propone".
Intanto la politica, come prevedibile, si schiera pro o contro la scelta. Una forte critica viene dal PD e anche dal sindaco di Milano Letizia Moratti che ha protestato con il presidente della Rai Claudio Petruccioli. "Credo - ha detto la Moratti - che questa sia qualche cosa di più di una decisione che possa essere lasciata al direttore di rete e credo invece che attenga alcune politiche editoriali". Ed ha aggiunto: "Petruccioli mi ha promesso che farà un approfondimento con il direttore di rete: quindi gli ho chiesto di rivedere assieme a lui e al direttore questa questione".
Critiche anche dal mondo della cultura e dalle istituzioni milanesi come il Piccolo Teatro, L'orchestra Verdi, la Triennale o il Teatro Parenti. Il timore delle organizzazioni sindacali è che il trasferimento da Milano a Roma sia occasione per tagli al personale, tesi smentita dalla Rai.
Marano invece non ci sta ad essere attaccato e respinge le critiche replicando alla Milella. "A Milano non c'è mai stata una struttura produttiva - ha dichiarato - tranne quella creata negli ultimi anni per favorire la dirigente Milella nella realizzazione dei due-tre minuti di lancio del programma. Per il resto gli spettacoli vengono acquistati da Rai Trade a Roma". Marano garantisce che non ci saranno stravolgimenti del programma, che verrà invece solo migliorato.