Panariello: un successo un po’ “stanco”

Non ha avuto grandi favori dalla critica lo show ‘Panariello non esiste’, non a caso previsto di lunedì da Canale 5. Il pubblico però è stato più ‘caloroso’ e l’audience conseguita a Mediaset non dispiace per niente…

Manca la produzione di Bibi Ballandi con le sue scenografie maestose ed i balletti curatissimi (Ballandi non sbaglia quasi mai uno show, fatto salvo il triste episodio di Sgarbi), mancano buoni autori e un certo ritmo. Dopo gli ascolti entusiasmanti della prima puntata di 'Panariello non esiste', lo show di Giorgio Panariello su Canale 5, con un 27,29% di share, caduto l'effetto sorpresa del comico toscano tornato sulle scene dopo alcuni anni (e con la contro programmazione RaiUno di “Provaci ancora prof”), il comico toscano ha perso un po' di share, con una seconda puntata vista da 5.389.000 di spettatori pari al 23,62% della platea televisiva.

Tuttavia l'“operazione Panariello”, ovvero il 'recupero' di un personaggio di prima grandezza della Rai da un po' di tempo assente dal varietà Tv di prima serata, il cui esito non era scontato alla vigilia, va avanti in positivo per Canale 5 e per Mediaset, bisognosi di buoni ascolti e di un po' di notorietà (insomma, che della rete e del gruppo 'si parli'), al di là di un successo di critica un po' più complesso da conseguire.

Se accanto a ospiti “forti” come Tiziano Ferro, re delle hit del momento (per la prima puntata), o Michel Telò (famoso per “Ae se eu te pego”, il tormentone musicale di questi mesi) o dell'affascinante re del flamenco Joaquin Cortès, non ci sono testi altrettanto forti ecco che gli ospiti da soli non bastano. E lo show di Panariello non presenta nulla di nuovo.

Stesse battute, stessa comicità un po' stanca, stessi monologhi sui soliti temi (moda, donne ecc.). Il ritmo poi è lento, interrotto continuamente dai blocchi pubblicitari, tentazione imperdibile per lo zapping, che poi porta talvolta il telespettatore a restare su un altro canale.

Panariello resta un bravo artista, storiche alcune sue imitazioni, poi prestate alla pubblicità (a questo proposito la presenza della Incontrada allo show portava ad una certa associazione di idee), ma non si rinnova e solo raramente sperimenta nuovi personaggi. È sempre divertente vedere l'alter ego di Renato Zero o l'interpretazione di Ferro ma la formula dell'imitatore (bravo) che canta un pezzo e poi arriva il vero autore è una cosa vista e rivista, come questo show che potrebbe stare allo stesso modo su una rete nazionale di qualche anno fa.

Pubblica i tuoi commenti