Par CondicioO Presto le prime modifiche

Il governo presenterà presto un disegno di legge di modifica della legge della par condicio in Tv, che potrà essere approvato dal Parlamento entro la primavera del 2002, come auspicato da tutte le emittenti nazionali e locali.

Lo ha affermato il sottosegretario alle Comunicazioni, Massimo Baldini, al termine degli incontri con Rai, Mediaset e La7 e con le emittenti locali, nell'ambito delle consultazioni avviate dalla Commissione ministeriale istituita dal ministro Maurizio Gasparri e coordinata dallo stesso Baldini.

La Commissione dovrà "esaminare la validità delle norme che regolano attualmente la cosiddetta par condicio".

Ad un'agenzia di stampa Gasparri ha aggiunto che "il nostro Ministero ritiene che, soprattutto per quanto riguarda l'emittenza locale, sia opportuno e urgente rivedere norme che di fatto si sono trasformate, molto spesso, in uno strumento di censura soprattutto della politica e dei politici locali, che non hanno la possibilità di accedere alle più diffuse tribune nazionali.

Nel corso di questo lavoro istruttorio, sarà necessario un confronto anche con la minoranza parlamentare, che chiameremo a una serena e comune riflessione su questo aspetto".

"L'intento - ha concluso il ministro - è quello di esaminare la possibilità di una modifica delle normative vigenti, quantomeno per l'emittenza locale, in un quadro di libero confronto che, in ogni caso, si impone, come hanno del resto convenuto alcuni esponenti dell'attuale minoranza in pubblici dibattiti".

Ma, anche dando per buono questo "scenario buonista" di Gasparri, occorrerà poi vedere come sarà regolamentata l'emittenza nazionale (alla legge sulla par condicio il Polo si era duramente opposto in toto e non solo per ciò che riguarda le Tv locali), mentre la collaborazione del Centro-Sinistra è dubbia, dopo la vicenda della mancata approvazione del regolamento sulle trasmissioni elettorali Rai in occasione del referendum di domenica prossima in Commissione di Vigilanza e le durissime sparate di Bossi contro la stessa Rai.

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