Non c’è più la possibilità di aggirare via Web l’obbligo di pagare per vedere le partite di calcio in pay-tv. La Cassazione dà ragione a Sky sulla famosa questione del collegamento con ‘siti cinesi’ per seguire gratis gli incontri.
La Corte di Cassazione si è pronunciata alcuni giorni fa sul caso delle partite di calcio su Internet, condannando come reato la trasmissione sul Web di queste ultime.
Il caso delle partite di calcio trasmesse gratuitamente sul Web, aggirando la questione dei diritti sportivi pagati suon di milioni di euro, si riferiva a due siti web italiani, per la precisione www.calciolibero.com e www.coolstreaming.it.
I proprietari di questi due siti avevano adottato l'espediente di catturare il segnale video da due siti cinesi, che trasmettevano partite di calcio dopo aver pagato l'abbonamento a Sky.
L'operazione "cartellino rosso" era scattata lo scorso ottobre dopo una querela presentata da Sky, in seguito alla quale la Guardia di Finanza aveva chiuso i due siti e sequestrato i computer dei loro proprietari, un ragazzo di 23 anni e uno di 30, rispettivamente di Treviso e della provincia di Bergamo.
Il reato contestato non era quello di aver rubato e trasmesso programmi di Sky (non c'era infatti lo scopo di lucro) ma quello di avere facilitato la loro fruizione, violando la legge a tutela del diritto d'autore.
Il sequestro era poi stato revocato dal Tribunale della libertà, dal momento che gli indagati non avrebbero fatto altro che trasmettere materiale che di fatto era già stato trasmesso da altri. Contro questa decisione Sky aveva deciso di ricorre in Cassazione e quest'ultima ha dato ragione alla pay-tv.
Secondo la Suprema Corte è "innegabile che gli indagati hanno agevolato attraverso un sistema di guida ondine la connessione e facilitato la sincronizzazione con l'evento sportivo".
Secondo la Cassazione, senza l'attività dei due ragazzi non ci sarebbe stata una diffusione delle opere dell'ingegno, considerando tra queste le trasmissioni calcistiche, nel caso specifici eventi calcistici di cui Sky ha l'esclusiva e che sono quindi protetti dal diritto d'autore.
Con questa sentenza Sky riesce a vedere tutelati i propri (consistenti) investimenti nei diritti sportivi, combattendo un altro fenomeno piratesco come la clonazione delle smart card di alcuni anni fa.