Proprio intorno a Ferragosto si è saputo che la cessione di È Tv-Rete7 di Bologna, da tempo sul tappeto e oggetto di periodici ‘colpi di scena’, con relative forti preoccupazioni per la sorte dei dipendenti e il pluralismo Tv in Emilia-Romagna, sembra proprio essere andata in porto.
È Tv quindi sarà venduta, passando dal gruppo Spallanzani al gruppo cremonese fondato da Pierluigi Baronio, quello che già si è messo in luce in Lombardia (e non solo) con Telecolor, Primarete, e con l’acquisizione di Brescia Tv e soprattutto di TeleReporter.
Rete 7 - È Tv (forte del 10 Lcn) non è però più titolare da alcuni mesi delle sue frequenze e per irradiare i suoi programmi deve appoggiarsi ad un altro editore, perché in aprile la società del gruppo Spallanzani ha venduto la frequenza 42 all’“asso pigliatutto” Comunicare, società di Coop Alleanza 3.0 e proprietaria di Trc, peraltro concorrente della stessa Rete 7 a Bologna e Modena.
I termini dell’accordo prevedevano che nelle casse di Ètv entrassero circa 1.600.000 euro in diverse tranche e che l’emittente continuasse ad utilizzare la frequenza fino alla scadenza della concessione.
Nonostante un passivo importante, la Tv bolognese non è ora in liquidazione (come per qualche tempo si era temuto) e questa è una buona notizia per i 32 dipendenti, che adesso possono vedere una nuova prospettiva.
Una conferma che per i Baronio la nuova preda è (dopo molte voci) ‘nel carniere’ è venuta dal direttore di È Tv Giovanni Mazzoni:
“Confermiamo che la vendita al gruppo industriale di Pierluigi Baronio è già avvenuta. E quindi per quanto riguarda l'emittente di Bologna è stata ceduta all'imprenditore radiotelevisivo di Cremona. Solo alcuni dettagli operativi sono in fase di definizione”.
Tuttavia - precisazione importante per via della confusione di marchi e iniziative Tv che negli anni hanno fatto capo a È Tv - “le emittenti che fanno capo al gruppo di Rtr sono state cedute ad altro gruppo imprenditoriale e quindi proseguiranno la loro attività su Reggio Emilia e Modena”.