Per la Tv il giocattolo non é un gioco

Ecco cosa è successo a New York nei giorni scorsi in occasione della Toy Fair, la fiera del giocattolo. Strettissimi i legami con il cinema e la Televisione.

Gli italo-americani continueranno a vedere sorci verdi. Alla 108ma edizione della fiera del giocattolo, svoltasi di recente al Javits Center, il grande centro fieristico di New York City, la Cardinal Industries (una societá con sede nella periferia di New York City), ha introdotto un gioco basato sul popolare, ma controverso programma televisivo americano, “Jersey Shore”.
Da quando la rete Mtv ha annunciato che i personaggi del programma faranno un tour in Italia, la comunitá italiana negli Usa é di nuovo sul piede di guerra, per il timore che in Italia facciano di tutta l'erba un fascio. In passato gli italo-americani erano insorti contro questa serie, che presenta gli italiani d'America come dei cafoni di bassa classe e senza scolarizzazione.
Ma, come tutti ben sanno, “business is business” (anzi, “busínes é busínes”), pertanto i “guidi” e “guidette” (in America i cafoni vengono definiti “guidos”, “guidette” per le donne) grazie a fiere come quella del Toy Fair, spopoleranno anche fuori dal piccolo schermo.
Questa fiera di metá febbraio é stata organizzata dalla Toy Industry Association ed ha ospitato 850 espositori sistemati in due piani e provenienti da 27 Paesi, ma non siamo riusciti ad appurare quanti di questi provenissero dall'Italia. Di certo é stata notata la presenza di Panini; tanto che ne abbiamo fotografato lo stand, in cui c'era anche Kristin Lecour, rappresentante della societá di produzione di cartoni animati canadese CCI. Lecour é di origini marchigiane (da parte della nonna materna, il nonno é siciliano) ed il suo capo, Charles Falzon, si considera italiano, anche se è arrivato da Malta (sua moglie invece é italiana doc).
La presenza di societá televisive ad una fiera del giocattotolo é sempre legata agli affari che la Televisione rappresenta per questo settore e viceversa.
Si calcola che l'indotto dell'industria cinematografica e televisiva generi cifre che facilmente quadruplicano le entrate primarie. Basti pensare che nel 2010 il settore del giocattolo ha generato negli Usa 21.8 miliardi di dollari. A livello mondiale il volume di vendite annuale é arrivato a 75 miliardi (di cui 2,2 miliardi in Italia).
In America i soli mesi di novembre e dicembre generano il 40% delle vendite annuali. Negli Usa, le bambole hanno portato 1,67 miliardi di dollari, i giochi/puzzles 1,24 miliardi, le figurine 896 milioni.

In un sondaggio é risultato che bambini e ragazzi americani richiedono i giocattoli come regalo per il 34%, i videogiochi per il 15%, apparecchiature elettroniche al 9% e abbigliamento al 7%.
Anche se per i giocattoli la crescita è prevista al di fuori del settore cinematografico e televisivo, cinema e Tv continuano a pilotare la maggior parte delle vendite dei giocattoli stessi, con una buona fetta degli introiti provenienti da spunti offerti da societá come Disney, Cartoon Network e Nickelodeon. Le uscite dei film nei cinema, poi, sono seguite con attenzione da tutto il settore dei giocattoli.
Ad esempio, al Toy Fair, molto rilievo é stato dato all'annuncio dell'uscita di 26 film americani (da maggio a dicembre di quest'anno) che sono associati ai giocattoli.

Un'altra sfida che il settore deve affrontare é la sistemazione della merce nei punti vendita. Infatti uno dei problemi principali da affrontare é come trovare posto sugli scaffali dei negozi per i nuovi prodotti.
La Toy Fair é stata la penultima delle 5 fiere dedicate a giocattoli e licensing durante i mesi di gennaio e febbraio, di cui due ad Hong Kong e tre negli Usa.

A chiudere la stagione invernale é stata KidScreen, una fiera dedicata ai nuovi prodotti per la Tv dei ragazzi, svoltasi sempre a New York City subito dopo la Toy Fair. A quest'ultima fiera, la canadese CCI ha presentato un nuovo programma che fa uso di Televisione, Internet e GPS. La serie, intitolata “Geo Freakz”, consiste nel guardare in TV dei segmenti di un minuto per avere delle indicazioni con cui ricavare delle coordinate sul sito Web per programmare il GPS che porta alla scoperta del tesoro.

Nella foto di questa pagina, Charles Falzon sul podio mentre illustra la serie “Geo Freakz” a KidScreen.

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