Maurizio Crozza sparisce dal palinsesto di La7 del prossimo autunno. Invece del suo appuntamento settimanale “Crozza Italia live” andranno in onda soltanto due “speciali” sotto Natale. Poi c’è l’improvviso arrivo di Barbareschi…
Nonostante i buoni ascolti registrati nell'ultima stagione televisiva (nella scorsa edizione ha raggiunto il 3,9% di share), in autunno il programma del comico genovese "Crozza Italia live" sparirà dal palinsesto di La7. Crozza sarà in video - pare - sulla rete di Telecom Italia Media ma con soli due speciali a dicembre che dovrebbero avere il titolo (significativo) "Goodbye Crozza Italia". La7 parla inoltre di un appuntamento settimanale la prossima primavera ma senza dare nessun dettaglio al riguardo.
Al posto di Crozza è prevista la "new entry" di Luca Barbareschi che condurrà un suo talk-show. Barbareschi dovrebbe firmare un contratto che lo leghi a La7 per due anni.
Poco dopo l'annuncio, fatto durante una conferenza stampa abbandonata prima del tempo da Crozza, dopo dialoghi semiseri e varie battute ai danni di Stella (vedi oltre), visibilmente insoddisfatto della decisione presa dalla dirigenza dell'emittente, quest'ultima ha giustificato la "cancellazione" del comico con la necessità di rinnovare il palinsesto e di "permettere a Crozza di pensare a qualcosa di nuovo, come è richiesto dalle esigenze di una rete che intende continuamente rinnovarsi", come ha spiegato il vicepresidente esecutivo di Telecom Italia Media Giovanni Stella.
Maurizio Crozza mantiene invece il suo spazio satirico a "Ballarò". RaiTre sembra dunque considerato l'unico canale televisivo nazionale con "libertà di satira", come dimostrano gli spazi di Luciana Littizzetto a "Che tempo che fa" e "Parla con me" con Serena Dandini.
Restano da capire i motivi del "ridimensionamento" di Crozza nel nuovo palinsesto di La7. Probabilmente lo show aveva costi abbastanza elevati ma mai la rete ha accennato a questioni economiche. Per ora la dirigenza ha fatto riferimento alla necessità di rinnovamento dei programmi ma qualcuno vede una connessione tra la cancellazione del programma di Crozza, chiaramente schierato nella sua satira, e il cambiamento del vento politico uscito dalle urne delle scorse elezioni europee e soprattutto amministrative e provinciali. Si tratta di "boatos", ovviamente ma non si può evitare di analizzare, a confronto, la formazione politica oltre che artistica di Barbareschi, attore e personaggio televisivo di un certo carisma ma anche parlamentare del Pdl.
Nel frattempo si è aperta la discussione sulla satira in Tv, negli ultimi mesi ormai "ridimensionata", con riferimenti al recente caso di Vauro e ai meno recenti casi di Daniele Luttazzi e Sabina Guzzanti.
Elena Romanato