Vediamo cosa ha scritto in merito ‘Il Secolo XIX’:
“Uno dei grandi guru della comunicazione radio (è) Claudio Astorri, docente di teorie e tecniche della Radio musicale dell’Università Cattolica di Milano.
«La Liguria, insieme al Piemonte, la Valle d’Aosta e la Costa Azzurra, ha creato il Pk Pool, un network di Radio che guarda al futuro - spiega Astorri - . Stanno intercettando il mercato in modo lungimirante e puntano a un bacino di 1 milione e 144mila ascoltatori». Un network di cui Publirama e Publikompass sono concessionari e che comprende Radio 19, Radio 19 Latino (le due radio del ‘Secolo XIX’), Radio Nostalgia, Music 100.9, Radio Number One, Radio LatteMiele e Radio Italia Anni 60.
«Oggi 35 milioni di italiani ascoltano giornalmente la Radio che fino alle 18 risulta il media più potente attualmente in circolazione. La Radio nel primo trimestre del 2015 ha registrato una crescita del fatturato del 7%, questo dimostra il suo ottimo periodo dopo anni difficili. Il neonato network è una notizia importante per il mondo della comunicazione» - continua Astorri.
Che poi spiega ancora: «Creare una concentrazione di emittenti permette di fornire al meglio i tre elementi voluti dal pubblico: musica, conduzione e attualità - ricorda il professore - . Tutto questo diventa ancora più importante quando le Radio sono territoriali, vero punto di forza di un media. Il mondo radiofonico sta cambiando in concomitanza con la nostra vita. Il lavoro richiede sempre maggiore mobilità, per questo oggi 2/3 dell’ascolto radiofonico avviene in macchina».
La conclusione è che «un altro dato importante è che la Tv sta diventando uno dei mezzi di trasmissione radio più utilizzati, addirittura più del web. Chi come Pk Pool vuole guardare al futuro, non può non tenere conto di queste rivoluzioni comunicative».
La Liguria, insieme al Piemonte, la Valle d’Aosta e la Costa Azzurra, ha creato il Pk Pool, un network di Radio che guarda al futuro”.