Lightworks, e l’editing è da Oscar

Poco conosciuto ai più ma con all’attivo una lunghissima anzianità di servizio e un palmarès illustre, il software di post-produzione Lightworks è disponibile anche in versione “freemium”. Lo distribuisce EditShare

Giunto alla release 12.6 (l’ultima disponibile al momento di scrivere queste note, giugno 2016 ndr) Lightworks è un software Nle nato nel 1989 e coetaneo del famosissimo Avid Media Composer, uno dei “must” universali del settore. Commercializzato inizialmente dalla Ole Limited, il programma, nel corso degli anni, ha cambiato più volte proprietà (da Ole a Tektronix a Lightworks Inc., poi confluita in Gee Broadcast, a sua volta acquisita dall’anglo-americana EditShare) raccogliendo estimatori soprattutto nel continente americano. Nel corso degli ultimi vent’anni molti fra i maggiori blockbusters hollywoodiani sono stati editati proprio con Lightworks e alcuni hanno ricevuto importanti riconoscimenti internazionali (Oscar e Bafta).

La differenza la fa l’esportazione

EditShare, per la distribuzione agli utenti finali, ha da qualche tempo adottato una nuova filosofia “freemium” sulla scia di quanto già fatto da altri (ad esempio dall’australiana Blackmagic per il suo celeberrimo “DaVinci Resolve”). Lightworks è infatti disponibile in una versione “Free”, semplificata e gratuita (ma che necessita ugualmente di una registrazione internet piuttosto macchinosa per poter funzionare), liberamente scaricabile dal sito www.lwks.com dove è anche possibile acquistare la più potente, e completa, “Pro” scegliendo una fra le tre licenze messe a disposizione, diversificate in base al periodo di utilizzo (un mese, un anno oppure perpetua). Il principale vantaggio di questa scelta sta nella possibilità, per l’utente finale, di poter facilmente acquisire familiarità con l’interfaccia e le principali funzioni, identiche in entrambe le versioni, utilizzando la declinazione gratuita (che, abbandonando il concetto del “periodo di prova”, permette ora una sperimentazione “sine die”) per poi passare alla versione completa spendendo solo la cifra più adatta all’utilizzo temporale che ne intende fare. Lightworks è anche un programma “ecumenico”: qualsiasi sia la religione scelta per il proprio computer (Windows, Apple o Linux) il programma può essere installato senza alcun problema subito dopo aver concluso il download.

Quali differenze esistono fra la versione “Free” e quella “Pro”?  Semplificando l’intero workflow in sole tre fasi (importazione del girato, editing ed esportazione del prodotto finito) si potrebbe rispondere: alcune, nelle prime due, e moltissime nell’ultima. Premesso che, trattandosi di un software rivolto ai professionisti della produzione cine-televisiva, Lightworks è naturalmente in grado di coprire praticamente l’intero arco dei formati oggi utilizzati (dal DV al 4K cinematografico, 3D compreso) le due versioni offrono le stesse possibilità operative di base: titolazione ed effetti in tempo reale, con più di 100 preset a disposizione; editing multicam avanzato e illimitato; uscita video su secondo monitor; ingest di tutti i formati compatibili (inclusi Avid DNxHD in tutte le varianti, i cui codec però sono da acquistare a parte, Apple Pro Res, AVC-Intra, RED R3D e DPX a 8/10/16 bit). A queste caratteristiche comuni la versione a pagamento aggiunge un cospicuo numero di funzioni che migliorano e velocizzano l’intero flusso di lavoro: possibilità di condividere lo stesso progetto su più stazioni collegate (all’atto dell’installazione occorre infatti indicare il numero della postazione su cui si sta procedendo, nella versione gratuita bloccato su “1”, a patto di aver acquistato un adeguato numero di licenze attivabili), uscita stereoscopica, supporto a diversi hardware input/output prodotti da Matrox (es. MXO2), Blackmagic (es. DeckLink) e AJA (es. Kona), rendering della timeline, supporto alle periferiche jog-shuttle Lightworks, inclusione dei pacchetti aggiuntivi Boris Graffiti e Boris FX, esportazione in tutti i formati supportati (la versione gratuita consente di esportare solo in H.264/MPEG-4, per Vimeo, YouTube e il web in generale, oppure in “Lightworks Archive”, per salvare tutto il progetto comprese le sorgenti). Oggi risparmiare tempo è ormai diventato imprescindibile per qualunque tipo di lavorazione; per questo motivo l’applicazione consente di continuare ad editare mentre, ad esempio, si sta acquisendo materiale, si sta renderizzando la timeline oppure si stanno esportando due file contemporaneamente.

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