Piattaforme Over The Top, quattro soluzioni da tenere in considerazione

Con quattro aziende di livello internazionale vediamo altrettante soluzioni tecnologiche funzionali al mondo OTT in ambito di gestione dei flussi, protezione e compressione dei contenuti e analisi dei dati di fruizione degli stessi

Nel mondo dell’Over the Top Tv e delle nuove forme di Tv “ad hoc” l’innovazione viaggia a ritmi sostenuti. Ci soffermiamo, con l’aiuto di Simplestream, NexGuard, V-Nova e Access, su alcuni punti che gli operatori OTT non possono ignorare: gestione dei flussi, protezione e compressione dei contenuti e, in ultimo, analisi dei dati di fruizione degli stessi.

Offrire un unico flusso per OTT e broadcast

Per Dan Finch, Commercial Director di Simplestream, fornire contenuti video su piattaforme OTT era una pratica complessa e rischiosa fino a pochi anni fa e solo i broadcaster di alto livello erano in grado di farlo. «Questo perché era necessario affidarsi a molteplici fornitori per gestire il servizio dall'inizio alla fine e ciò implicava ritardi, costi e dilatava i tempi necessari per il trasferimento, la modifica e la distribuzione di contenuti, attraverso la duplice trasmissione tradizionale e i sistemi OTT, verso più dispositivi». Oggi Simplestream, con la soluzione Media Manager, offre un unico flusso di lavoro OTT e broadcast, riduce le barriere di tempo e costi e consente ai fornitori di contenuti di ogni dimensione la diretta streaming, automatizzando catch-up, video in tempo reale e Video On Demand. L'ecosistema end-to-end comprende servizi di gestione video ridondanti, EPG e meta-dati, VOD su HTTP, con funzionalità ottimizzata per tutti i dispositivi.

Proteggere i contenuti

È quindi indispensabile che i fornitori di servizi prendano misure preventive per affrontare i pericoli di pirateria e garantire che il contenuto da loro offerto non sia ridistribuito illegalmente. Al raggiungimento di questo obiettivo è funzionale la combinazione di tre tecnologie di protezione dei contenuti: l’accesso condizionato per proteggere il contenuto, che transita attraverso una rete dalla sorgente a qualsiasi punto finale; il Digital Rights Management, che garantisce che solo il legittimo abbonato abbia accesso al contenuto deciso; il watermarking forense per prevenire la redistribuzione illegale. Di quest’ultimo ci parla Harrie Tholen, Managing Director di NexGuard: «Il watermarking funziona in modo semplice: una filigrana invisibile è inserita in un media asset e, con un codice identificativo univoco, gestisce il contenuto e il suo legittimo proprietario».

Comprimere i video ed espandere il mercato

Entro il 2019, Cisco ha predetto che l'80% del traffico internet mondiale sarà occupato da video, dal 64% del 2014. La crescita drammatica è un chiaro indicatore di appetito dei consumatori per un consumo di video “comodo”, ubiquo e, quindi, rappresenta una straordinaria opportunità per i player OTT. Tuttavia, si evidenzia anche la necessità di affrontare una criticità delle tecnologie che aiutano a codificare, trasferire e archiviare questa quantità colossale di video nel modo più efficiente, per garantire che i consumatori possano ricevere la massima qualità di esperienza, su qualsiasi rete e in qualsiasi parte del mondo. Come spiega Fabio Murra, Senior Vice President e Marketing di V-Nova: «Perseus parte da codec esistenti sul mercato, ridisegnando gli algoritmi da zero e gestendo tutto fino al trasporto, la sicurezza dei dati e la memorizzazione video più veloce, con meno larghezza di banda, quindi in modo più conveniente, e senza la necessità di aggiornamenti di rete». Nelle ultime implementazioni di V-Nova Perseus è stato dimostrato che la soluzione dimezza i requisiti di larghezza di banda per i servizi di IPTV, abilita la consegna OTT su reti mobili 2G e riduce in modo massiccio i costi di stoccaggio e CDN.

Analizzare i dati per un’offerta al Top

Una conseguenza interessante delle nuove forme di Tv riguarda la raccolta dei dati di consumo televisivo da parte degli operatori. Come dice Foster Neale, Coo e VP Global Sales di Access: «Gli operatori tradizionalmente usano i propri sistemi di raccolta dei dati per capire meglio i loro abbonati ma la pletora di dispositivi sui quali è ora possibile la fruizione dei contenuti e il flusso costante di contenuti OTT hanno trasformato sensibilmente il concetto di aggregazione dei dati». In proposito, Access ha sviluppato Twine, soluzione su misura che aggrega e analizza i dati e le abitudini televisive degli abbonati (il tipo di contenuto scelto, la durata dell'esperienza di visualizzazione ecc.). In modalità multischermo, Twine affianca i dati più su una sorta di cruscotto e aiutare i fornitori a comprendere su quali aree concentrarsi.

Leggi l'articolo completo sul numero di maggio di Millecanali

Pubblica i tuoi commenti