Piemonte e Lazio: sorti diverse per le Tv locali

Aiuti per il digitale –

In Piemonte alla fine la Regione ha deciso di sostenere concretamente e con forza le Tv locali, per le quali sono disponibili 8,4 milioni di euro. Nel Lazio invece le promesse sembrano essere rimaste soltanto tali…

Vediamo cosa ha scritto il periodico della Frt 'Radio e Tv Notizie”:

«La Giunta della Regione Piemonte guidata dal Presidente Mercedes Bresso ha deliberato un intervento di sostegno al passaggio al digitale a favore delle emittenti locali del Piemonte di 8.400.000 €. È il risultato dell'azione svolta dall'Associazione Tv Locali FRT, unitamente alle emittenti associate piemontesi, verso la Regione, che ha trovato la risposta in primis dalla Presidente Bresso, poi dall'Assessore all'Innovazione Andrea Bairati; l'iniziativa è stata seguita e sostenuta dal Capo di Gabinetto Roberto Mosio, che segue con costanza le vicende delle emittenti televisive e del passaggio al digitale del Piemonte.
Si tratta di un bando di ampia portata che sostiene “i progetti di investimento, materiale ed immateriale, tesi all'innovazione tecnologica - organizzativa, di processo e di prodotto - aventi ad oggetto l'acquisto degli impianti ed attrezzature necessarie all'adeguamento tecnologico in sostituzione degli impianti analogici esistenti, nonché riguardanti la riqualificazione del personale”; comprende quindi quegli investimenti immateriali di formazione e trasformazione che sappiamo come pesano sulle aziende e difficilmente trovano risposta dalle varie forme di finanziamento ordinarie.
Il bando stabilisce tre fasce di dimensione aziendale, con riferimento alla struttura d'impresa e al territorio, che costituiscono un primo, ma efficace, tentativo di riconoscere la diversità aziendale nel settore televisivo locale, elemento importante per evitare che si veda un settore indiscriminatamente costituito da una miriade di Televisioni di dimensioni e qualità molto diverse.
Gli importi da erogare sono individuati, in base alle graduatorie Corecom, in tre categorie di emittenti. Il finanziamento sarà costituito da 1/3 a fondo perduto e da 2/3 da restituire a tasso zero in cinque anni. Questo impegno della Regione si aggiunge ad un impegno sottoscritto anche dal Responsabile della Comunicazione della Giunta Enzo Carnazza per una campagna di circa 1.000.000€ da spendersi prima di marzo 2010, di cui il 23/12/2009 sono stati già deliberati 500.000€.
La somma residua sarà concordata nelle prossime settimane. L'Associazione Tv Locali Frt ringrazia la Presidente e i suoi collaboratori per aver varato indispensabili misure di sostegno all'emittenza locale che a causa della digitalizzazione vive una fase estremamente critica. Le misure varate inoltre dimostrano la sensibilità delle istituzioni piemontesi nei confronti dell'insostituibile ruolo informativo che le emittenti locali svolgono da sempre sul territorio. L'Associazione Tv Locali si augura che tale lodevole iniziativa possa essere di stimolo anche alle Regioni interessate allo switch-off del prossimo autunno».

Per adesso però altrove le cose vanno maluccio. È il caso del Lazio:

«Diventa preoccupante il ritardo di Sviluppo Lazio nella valutazione dei progetti e nella pubblicazione della graduatoria dei soggetti ammessi ai finanziamenti previsti dal Bando sull'audiovisivo. Il bando era stato presentato il 5 giugno scorso in un convegno appositamente organizzato a Roma dalla Regione Lazio e da Sviluppo Lazio.
Pochi giorni dopo, l'ex Presidente della Regione Lazio durante la conferenza stampa convocata presso il dipartimento Comunicazioni del MSE in occasione dello switch-over di Roma, aveva annunciato che i 16,8 mln di euro del bando sarebbero stati aumentati con altri 23 mln, portando la dotazione complessiva a 39,8 milioni di euro. La Regione aveva prorogato i termini per la presentazione delle domande dal 13 al 31 luglio 2009. FRT aveva apprezzato l'iniziativa, data la fase estremamente critica dovuta agli investimenti necessari alla digitalizzazione delle emittenti locali del Lazio. Iniziativa che dimostrava la sensibilità degli amministratori regionali nei confronti di un settore che svolge una insostituibile funzione informativa nella regione e che è stata di esempio e stimolo per altre regioni.
Da allora non si è più saputo nulla. E pensare che Regione e Sviluppo Lazio avevano sostenuto che la peculiarità del bando consisteva proprio nella rapidità (entro massimo due mesi!) di valutazione dei progetti e di erogazione dei fondi. Informazioni in nostro possesso fanno temere che la graduatoria potrebbe essere pubblicata non prima di marzo».

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