La bufera del caso Verro riaccende i riflettori sui rapporti tra informazione della Tv pubblica e partiti. Renzi, stando alle ricostruzioni, vorrebbe una Rai diretta da un Cda snello e soprattutto liberato, finalmente, dal giogo dei partiti e della politica. La soluzione, peraltro, si fa impellente, perché il Consiglio di Amministrazione di Viale Mazzini scade ad aprile.
È in questa empasse che s’è infilata la vicenda di Antonio Verro, consigliere Rai legato a Forza Italia che nel 2010 in un fax indirizzato a Berlusconi (o almeno così pare) finito ora sul ‘Fatto Quotidiano’ preannunciava un piano per sabotare otto programmi del servizio pubblico non allineati al Centro-Destra. Del caso Verro si occuperà il Consiglio di Amministrazione Rai fissato per giovedì prossimo.
“Sta per essere completata l'installazione dell'antenna più alta della città di Milano - informa il sito www.newslinet.it - . Sopra la torre Isozaki è infatti in fase di costruzione un supporto di 40 metri (che porterà l'altezza del grattacielo a 247 metri dal suolo) che ospiterà i diffusori Rai già in corso Sempione.
La nuova installazione comporterà la progressiva delocalizzazione dell'originario (nonché attuale) insediamento radioelettrico della concessionaria pubblica di Torre Sempione (ove sono presenti gli impianti DVB-T e tutti i ripetitori FM cittadini, ad esclusione di Isoradio 103,2 MHz, posizionato presso la torre Telecom di Rozzano, sulla tangenziale ovest), ormai inadatto al servizio urbano sia per la presenza di forti limiti dettati dalle sopravvenute norme sull'inquinamento elettromagnetico sia, soprattutto, per l'avvenuta edificazione di costruzioni più elevate che ne limitano fortemente le potenzialità. Data l'altezza della nuova torre broadcasting è presumibile che la taratura delle potenze di alimentazione dei sistemi radianti necessiterà di diverso tempo, considerata la necessità di mantenere inalterato l'equilibrio interferenziale esistente. È presumibile che il nuovo insediamento possa ospitare successivamente anche trasmittenti private”.
Rainbow - la content company di Iginio Straffi nota in tutto il mondo per le sue produzioni animate e multimediali - festeggia il Capodanno Cinese, iniziato ufficialmente il 19 febbraio ed i cui festeggiamenti proseguino per alcuni giorni, con l’apertura del canale Youtube in lingua mandarino. Il canale è stato creato per dare la possibilità a tutte le fan delle Winx che vivono al di fuori della Cina - dove Youtube non è visibile - di seguire le eroine più amate dell’entertainment made in Italy ed è disponibile a questo link: https://www.youtube.com/WinxClubCN.
Lo scorso mese di giugno, Rainbow ha firmato a Pechino l’accordo con CCTV, l’emittente Tv nazionale cinese, per la messa in onda della serie Tv ‘Winx Club’ in lingua mandarino.
Le parole hanno un peso e costano care alla turca Tv2. In base a quanto riportato dal quotidiano turco ‘Hurriyet’, il Consiglio superiore dell’audiovisivo turco (Rtuk) ha emesso un biasimo ufficiale nei confronti del canale televisivo TV2, colpevole di aver usato la parola “Dio” al posto di “Allah” nel doppiaggio di una serie televisiva francese. L’autorità media ha giustificato il proprio intervento spiegando che l’uso della parola “Dio” in un Paese musulmano potrebbe avere “un impatto sfavorevole sulla percezione di Allah per i bambini”; di conseguenza la versione turca di un episodio della serie “Vous les femmes”, andata in onda il 28 gennaio, ha “insultato i valori nazionali e sentimentali della società turca”.
Tv2 è un canale di intrattenimento nato il 18 agosto 2015 in sostituzione di Tnt, che era uscito dal mercato a causa di difficoltà economiche. Appartiene a Dogan Medya Group, grande gruppo mediatico turco.
Roma avrà di nuovo una manifestazione fieristica dedicata alla fotografia. Gli organizzatori, l’arch. Neri e il dr. Lemma, riprendono il logo utilizzato dal 1990 al 2000 per rilanciare un settore che ha subito in questi anni la crisi ma che porta con sé molti elementi di innovazione che fanno ben sperare.
A seguito dei comunicati di AIF di voler andare oltre la dimensione fieristica ed espositiva lanciando il PhotoShow negli spazi di via Tortona a Milano, Neri e Lemma hanno dunque scelto di riprendere il Foto Roma Show, un modello che ritengono vincente, solidamente ancorato all’esposizione e alle relazioni commerciali, pervaso di occasioni di animazione, coinvolgimento e entertainment. Il loro riferimento è il Foto Roma Show del 2000, con oltre 80.000 visitatori, rivolto principalmente al Centro-Sud Italia.
Il Foto Roma Show si terrà dal 24 al 26 aprile alla Fiera di Roma, promuoverà con la fotografia anche articolazioni immediatamente affini, come i droni e i fablab e settori come il video, il broadcasting e l’astronomia.
Venerdi 20 febbraio, in seconda serata, ha aperto i battenti su Canale 5 il 'Grand Hotel Chiambretti', luogo dalle atmosfere uniche e retrò, che diventerà un punto di riferimento dei venerdì sera per la #gentechevagentecheviene.
Nella serata inaugurale, il proprietario dell'hotel, Piero Chiambretti, ha ospitato il campione dell'Inter Mauro Icardi, per la prima volta in Tv con la moglie. E ancora: il poliedrico Christian De Sica e il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero.
Con i suoi ospiti, Chiambretti s'intratterrà amabilmente, chiacchierando, curiosando, domandando, di vita, professione, sogni e passioni, senza trascurare la più stretta attualità. Cliente fisso del Grand Hotel sarà Gianluca Nicoletti. E ancora, Samuelle e l'eccentrica Palmira. Dietro le quinte, oltre al proprietario Piero Chiambretti, si muoveranno Irene Ghergo, Romano Frassa, Tiberio Fusco. Il produttore esecutivo è Roberto Ebale. In cabina di regia Egidio Romio.
Il ‘Maurizio Costanzo Show’ tornerà in onda su Rete 4 ad aprile. La clamorosa notizia l’ha data lo stesso Maurizio Costanzo, ospite della puntata di domenica di ‘Che tempo che fa’, in onda su Rai3. Il talk show è l’occasione per Costanzo per rivedere Fabio Fazio. “Io avevo tanta voglia di ritrovarlo questo qui, rivederlo mi ha quasi commosso” - dice Costanzo. Quando poi si parla di Maria De Filippi Costanzo ammette teneramente che “non potrà mai volere a nessuno il bene che vuole a sua moglie”.
Intanto Maurizio Costanzo, in attesa del suo ‘salotto’ su Rete 4, torna anche su San Marino Rtv con la terza edizione di ‘Scusi mi racconta La Tv?”. Questo nuovo ciclo di dodici puntate per la regia di Valentino Tocco, storico cameraman a spalla e poi regista del Costanzo Show, è dedicato ai programmi curati da Maurizio Costanzo che hanno fatto la storia della Tv. In studio con Maurizio Costanzo c’è Carlo Romeo.
La Direzione del Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani è lieta di annunciare ufficialmente le date della prossima edizione del Festival, che avrà come titolo “Dialoghi per il Futuro”, da giovedì 7 a domenica 10 maggio.
Anche quest’anno numerosi volti noti della Tv, della carta stampata e dei nuovi media animeranno il Festival per una serie di incontri di notevole interesse: Ezio Mauro, Giovanni Minoli, Sarah Varetto, Carlo Debenedetti, Antonino Cannavacciuolo, solo per citarne alcuni, si confronteranno e trasmetteranno al pubblico presente a Dogliani e quello collegato via etere o web la loro visione del futuro.
Molte le novità per l’edizione 2015 del Festival: quest’anno infatti gli appuntamenti tra ospiti e pubblico si svolgeranno in due piazze diverse della città, Piazza Umberto I e Piazza Carlo Alberto, quest’ultima, a una settimana dalla inaugurazione di Expo 2015, interamente dedicata al food.
L’apertura del Festival, giovedì 7 maggio alle ore 21.00, è affidata allo spettacolo di Federico Rampini “All you need is love”, l’economia raccontata attraverso le canzoni dei Beatles.
Alcuni scrittori del marchio Bompiani e altri autori di case editrici diverse protestano contro l’ipotesi di fusione fra Rcs Libri e la Mondadori. Mercoledì scorso, come noto, Mondadori ha sottoposto a Rcs Media Group una manifestazione di interesse non vincolante per l’acquisizione dell’intera partecipazione detenuta dalla società in Rcs Libri, pari al 99,99% del capitale. Anche il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini giovedì si è chiesto «come funzionerebbero le cose in un Paese con un’unica azienda che controlla la metà del mercato, con l’altra metà frammentata in piccole e piccolissime case editrici».