La mini-serie su Pinocchio della Lux Vide ottiene ascolti abbastanza buoni su RaiUno ma non convince. Pesa sempre il confronto con il capolavoro di Comencini di tanti anni fa…
Non c'è storia: il nuovo Pinocchio televisivo non ha retto il confronto con quello 'mitico' di Comencini con Manfredi e Gina Lollobrigida. Gli ascolti non sno stati neanche male: 7 milioni 723 ascoltatori nella prima puntata di domenica scorsa (31,79% di share) e 7 milioni 484mila la seconda ed ultima puntata, per un 26,39% di share.
I fatto è, appunto, che il paragone con il Pinocchio di Comencini del 1972 è inevitabile (ebbe 20 milioni di spettatori) e se i tempi per la Televisione sono tanto cambiati, guardando questa serie di due puntate viene da dire che se sono cambiati in peggio.
Sceneggiature oleografiche e che ricordano molto il genere fantasy (in certi momenti sembrava quasi di vedere “Never ending story” e ci si aspettava che arrivasse il mostro buono alato), paesaggi troppo finti e comparse che, sebbene con le pezze ai pantaloni e gli abiti sporchi (ma anche le macchie sembravano smaccatamente finte) a rappresentare il ceto basso di cui facevano parte gli artigiani come Geppetto, si muovevano come gli attori e le comparse delle opere liriche alla Scala.
Quanto alla recitazione: Alessandro Gassman resta Alessandro Gassman (ma non si capisce perché fare partire la fiction da Collodi, che si ispira al suo falegname, che guarda caso è Geppetto, per scrivere Pinocchio) e Margherita Buy resta la Buy; senonché ognuno dei personaggi sembra recitare un film diverso, isolato dagli altri. Gassman sembra uscito da un film ispirato ai romanzi di Proust e la “maestrina” Laura-Buy pare uscita fresca fresca dal libro 'Cuore' (il personaggio della maestra Laura non c'è nel libro di Collodi).
Non ha convinto neppure il bambino-burattino, l'attore inglese Robbie Kay, che nonostante l'atteggiamento forzato da monellaccio sembrava quasi un piccolo lord anche quando indossava il vestito ricavato da un sacco di iuta fatto da Geppetto: ma quando mai si è visto un bambino così pulito? E non ha convinto neppure nelle scene tragiche, prova del nove per ogni attore, quando piangeva (a secco) per la morte di Lucignolo o per la malattia di Geppetto.
Geppeto che, modesto falegname di una certa età, si poneva domande d'alta psicologia sui rapporti con il figlio.
La Littizzetto, poi, sembrava a sua volta completamente fuori posto, rigida e ingessata in una parte non tagliata per lei.
Il nuovo Pinocchio, sceneggiato da Ivan Cotroneo e Carlo Mazzotta, era diretto da Alberto Sironi ed è stato prodotto da RaiFiction, Lux Vide e Power.