All’Università di Pisa è nato il master per “Filmmaker sui diritti umani”, un corso di 300 ore che si svolgerà da ottobre a maggio tra Pisa e Buenos Aires.

All'Università di Pisa è nato il master per “Filmmaker sui diritti umani”, un corso di 300 ore che si svolgerà da ottobre a maggio tra Pisa e Buenos Aires e che mira a formare persone consapevoli dell'uso dei linguaggi e delle tecnologie audiovisive. Affiancando alle lezioni storiche, filosofiche e cinematografiche specifici seminari e incontri con registi, il master offrirà agli studenti l'opportunità di confrontarsi non solo con studiosi ma anche con autori e protagonisti in campo cinematografico e audiovisivo rispetto alla trattazione dei diritti umani.
Il master, diretto dalla professoressa Sandra Lischi, si rivolge innanzitutto a laureati in triennali e magistrali che siano interessati a un particolare percorso storico-teorico e tecnico-realizzativo nel campo dell'audiovisivo a tematica sociale, e a chi, avendo già una preparazione cinematografica e audiovisiva, voglia acquisire strumenti critici e metodologici di approccio alle tematiche dei diritti civili e sociali. “Un'attività audiovisiva - precisa Sandra Lischi - che può andare, a seconda delle aspirazioni e dei contesti, dallo spot alla pubblicità-progresso al lungometraggio al documentario alla videoinstallazione fino a specifici prodotti per la rete, alla proposta di prodotti televisivi, a lavori indipendenti, ad allestimenti museali “multimediali”.
La prima parte, di carattere prevalentemente metodologico e storico-critico, si svolgerà a Pisa e, affiancando alle lezioni storiche, filosofiche e cinematografiche specifici seminari e incontri con registi, offrirà agli studenti l'opportunità di confrontarsi non solo con studiosi ma anche con autori e protagonisti in campo cinematografico e audiovisivo rispetto alla trattazione dei diritti umani. Una parte importante, accanto a una ricognizione del rapporto fa cinema e diritti, sia nella fiction che nel documentario, sarà dedicata all'apprendimento e allo sviluppo di conoscenze e competenze relative alla funzione che i linguaggi dei nuovi media stanno svolgendo nell'ambito della comunicazione e della produzione di documenti audiovisivi non stereotipati relativi alla questione dei diritti.
La seconda parte, di carattere maggiormente pratico, si svolgerà in Argentina, ospitata e gestita dall'Instituto, porta d'accesso ad altre realtà quali Archivo Nacional de la Memoria - il cui fondo archivistico multimediale è gestito dall'IMD - , e da organizzazioni quali Abuelas e Madres de Plaza de Mayo, fondatrici del forte movimento di Diritti, che si è evoluto al giorno d'oggi coinvolgendo nuovi diritti quali quelli di minoranze come donne, GLBT e gruppi etnici e popoli originari. Visto che l'IMD nasce dalla quasi ventennale esperienza del Festival Internacional de Cine de Derechos Humanos di Buenos Aires, festival fondatore della rete internazionale dei festival cinematografici dei diritti umani, una componente importante dell'esperienza formativa di questa seconda parte del master riguarderà l'organizzazione e la gestione di eventi e manifestazioni di carattere cinematografico-audiovisivo.