Non trova pace neanche l’Ente (assai poco conosciuto, per la verità) che gestisce i diritti da pagare agli attori e agli interpreti di opere audiovisive e musicali utilizzate da Radio e Tv. Presidente dell’Imaie è da qualche mese Edoardo Vianello, la cui gestione non piace a tutti…
Forse non tutti sanno che Edoardo Vianello (considerato vicino al Centro-Destra) da alcuni mesi è presidente dell'Imaie, l'Istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti ed esecutori di opere musicali, cinematografiche e audiovisive. In sostanza, è l'Ente che per legge gestisce i diritti da pagare agli attori e agli interpreti di opere audiovisive e musicali utilizzate da Radio e Tv. E non è evidentemente cosa da poco (il 'tesoretto' gestito è stato di 24 milioni di euro nel 2007).
'L'Espresso' ha fatto uscire un articolo piuttosto critico sulla gestione di Vianello, a firma di Alberto Dentice:
L'Imaie «ha evidenziato uno stato di profonda crisi. Mesi fa è partita un'inchiesta della magistratura. Ipotesi di reato: truffa aggravata e falso. E ora una bega al vertice rischia di paralizzarne l'attività».
Ma che succede al vertice dell'ImaieO «Nel Consiglio di Amministrazione si sta consumando una vera e propria guerra. All'origine dei problemi l'emanazione di nuove norme che regolino l'articolo 7 (che stabilisce le regole per la gestione dei soldi che spettano agli iscritti; NdR.)...
A fine luglio nove componenti del Cda (su 14), fra i quali gli attori Massimo Ghini, Ludovica Modugno e Maria Rosaria Omaggio si sono dimessi. Un gesto di protesta che avrebbe dovuto portare a discutere sulle regole. Invece... il presidente dell'Imaie ha convocato l'Assemblea in pieno agosto per eleggere quattro nuovi consiglieri di amministrazione, in aperta violazione dello statuto. I dimissionari hanno presentato ricorso alla Procura della Repubblica».