Politici in Tv: è solo l’inizio…

Finalmente anche la Commissione di Vigilanza ha battito un colpo approvando il regolamento per le prossime trasmissioni sulla Tv pubblica in regime di par condicio: previste tante conferenze stampa in prima serata. Intanto Berlusconi cerca spazio fra le Tv locali…

Sembra un assurdo per il tycoon di Mediaset, ma il ritorno in politica di Silvio Berlusconi ha in parte contribuito a riaccendere i riflettori sulle Tv locali. Per due motivi.

Il primo, più legato al gossip, riguarda la “formazione professionale” nel mondo dello spettacolo dell'attuale fidanzata ufficiale di Berlusconi, Francesca De Pascale, lanciata anni fa da Telecapri nella trasmissione 'Telecafone'. Nato nel 1998, il programma, condotto dal cabarettista Oscar Di Maio, con testi di Aldo Leonardi e musiche di Francesco Guetta, diventò presto uno dei più seguiti dell'emittente campana.

Nella trasmissione, Di Maio interpretava in chiave comica, la figura del classico “cafone”, fulcro di saggezza popolare, riscuotendo un successo tale che il maestro dei presepi Ferrigno decise di rappresentarlo nel tradizionale presepe napoletano. E la riproposta del filmato dove la giovane Pascale, con altre ragazze, faceva da contorno, tra le altre gag, alla canzone interpretata da Di Maio che elogiava le qualità rinfrescanti del calippo, nei giorni scorsi ha imperversato su youtube.
Un revival che ha sicuramente portato fortuna anche a Di Maio, che oggi sempre su Telecapri conduce 'Cafonight' dal lunedì al venerdì alle 13,30, con repliche alle 00,30, in un susseguirsi di gag e barzellette, sempre all'insegna del trash.

Il secondo motivo è più squisitamente “politico-elettorale” ma pregnante nell'ambito del dibattito sull'emittenza televisiva locale e sulle politiche attuate nei suoi confronti dai Governi che si sono succeduti in questi anni, compresi quelli guidati dal Cavaliere. E proprio il giorno in cui l'Agcom ha approvato il nuovo regolamento per la par condicio, è stato un giorno denso di impegni televisivi per il patron di Mediaset.

In seguito all'invasione di Berlusconi sulle emittenti nazionali, e al conseguente richiamo di Gubitosi ai dirigenti Rai di riequilibrare gli spazi dedicati ai politici (allarme ripetutosi poi per Monti), Berlusconi ha scelto di puntare sulle Tv locali (ma anche sulle Radio).

Prima (stiamo parlando di fine dicembre) è intervenuto in un collegamento telefonico con Tca - Alto Adige. Al telefono con la conduttrice del Tg, e responsabile di redazione, Francesca Olivetti, l'ex presidente del consiglio Berlusconi ha parlato di autonomia speciale e di Monti, assicurando che la Svp in fondo stima il suo operato di premier, vista la pessima esperienza avuta con i «tecnici».
Nel pomeriggio è poi approdato a LaQTv, emittente con sede a L'Aquila, nel programma d'informazione 'Reset', intervistato dal direttore dell'emittente Luca Bergamotto; il programma è andata in onda anche su Abruzzo24ore.tv in diretta in prima serata. Circa 13 minuti di intervista nella quale l'ex presidente del Consiglio, parlando di possibili alleanze politiche, ha illustrato l'attività di ricostruzione fatta dal suo Governo nell'Aquila post-terremoto.

A questo è seguito l'intervento a Tvrs Marche. A chiudere il 2012 gli interventi ad Antenna Tre Nordest, Bergamo Tv, Radio Lombardia, il giorno successivo a RadioNorba. Infine il collegamento telefonico i primi di gennaio a Canale Italia nell'ambito del programma mattutino d'informazione “Notizie Oggi”.

D'altra parte il Cavaliere l'aveva detto: dopo l'intervento dell'Agcom che aveva bloccato, almeno parzialmente, il suo imperversare sulle Tv nazionali (specie quelle di sua proprietà), aveva annunciato un “tour” per l'Italia. E quale medium utilizzare allora se non proprio quelle Tv locali, o Radio, che pure il Governo Berlusconi non ha certo favorito nei suoi anni di gestione, ma che garantiscono una migliore penetrazione nell'Italia dei mille campanili? Detto fatto e potrebbe essere solo l'inizio…

Intanto finalmente la Commissione di Vigilanza si è riunita approvando il regolamento delle trasmissioni elettorali e politiche della Rai nell'ormai imminente (sta per scattare, chiudendo la fase precedente, già piena di polemiche, come prevedibile) periodo di par condicio: colpisce l'obbligo di diffondere conferenze stampa in prima serata per tutte le liste, con tanti 'spazi pregiati', dunque, occupati e rischio di cadute d'audience (ma non è detto, in questo momento di forte tensione politica). A rigor di logica, toccherebbe a RaiDue, che non ha programmi significativi in prime time, ma lo scenario è comunque tutto da scoprire.

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