Dall’amico e collaboratore Francesco Straticò riceviamo e volentieri pubblichiamo questa opinione su una recente novità annunciata nel campo televisivo, anche per aprire una discussione sugli importanti temi qui trattati.
«Lascia senza fiato quello che si legge sulla rivista online "Broadcast&Video" del 21 aprile:
«Philips ha brevettato una tecnologia che permette ai broadcaster di bloccare un canale durante uno spot in modo che gli utenti non possano evitarlo attraverso i nuovi registratori come TiVo. Consapevole che la nuova invenzione non piacerà molto ai consumatori, Philips propone una clausola che prevede il non utilizzo della tecnologia se l'utente paga un canone al broadcaster».
Come dire: la fine dello zapping, la fine della possibilità di cambiare canale quando arrivano gli (odiosiO) spot pubblicitari. Il rovescio della medaglia delle tecnologie digitali. Sì, perché questo dispositivo funzionerà solo con i nuovi decoder del digitale terrestre che, come avranno notato quelli che già ce l'hanno, sono in grado (da soli, e senza che noi ce ne accorgiamo) di aggiornare il proprio software e anche la lista dei canali ricevuti, scompigliando così l'ordine dei canali che già il povero utente medio aveva, con cura e pazienza, messo in lista.
Insomma ci avviamo verso l'era della Tv che fa tutto da sola. Al povero spettatore non resterà che accendere il marchingegno (che magari con un nuovo "brevetto" si accenderà in automatico alle ore più impensate...) e restare passivo davanti allo schermo, già pieno di bollini rossi che invitano a cliccare per avere la famosa "interattività", che al momento consta solamente della possibilità di poter rispondere ai sondaggi dei broadcasters sugli argomenti più impensati (e mai su valutazioni dei programmi trasmessi...) e magari fare qualche giochino scemo con la qualità dei videogiochi degli anni '80.
Spingiamoci oltre: e se dalla stanza dei bottoni della Tv si decidesse che il bel discorso elettorale del premier di turno è tanto importante da dover essere visto da tuttiO Allora si attiva il comando opportuno (concesso dalle nuove tecnologie) e come per magia tutti i televisori resterebbero bloccati sul bel discorso. Il grande fratello di Orwell rischia di diventare un vero patrigno e la Tv la vera arma di un regime subdolo e strisciante.
Visto che sono uomo di Tv, prima che di qualunque altro media, spero davvero che una simile evenienza non si verifichi mai. Perché deve restare un piacere vedere in televisione quello che si vuole. E cambiare canale a piacimento, anche se quelli della pubblicità non sono contenti. In un episodio della serie tv di fantascienza "Star Trek" (in cui la Tv non esiste) si parla di televisione come di un media "scomparso" nel 2050. È triste pensare che, se non saremo più liberi neanche di cambiare canale, questa previsione che qualche anno fa mi fece sorridere potrebbe davvero avverarsi» (Francesco Straticò).