La condanna di Cesare Previti al processo di Milano si ripercuote subito con violenza in Tv con la decisione di Bruno Vespa di dare voce all’imputato, presente in studio. Il presidente Rai dissente e dà il via alla bagarre.
Lucia Annunziata ha contestato la presenza di Cesare Previti alla trasmissione di Bruno Vespa "Porta a Porta" di questa sera con una lettera urgente inviata al direttore generale Flavio Cattaneo nonché, per conoscenza, al presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza Claudio Petruccioli. Secondo Lucia Annunziata, la presenza di Previti va contro il "documento sul pluralismo" cui le trasmissioni della Rai sono tenute ad attenersi.
In sostanza, ci si riferisce alla norma per cui "nei programmi della concessionaria del servizio pubblico aventi per oggetto procedimenti giudiziari in corso, l'esercizio del diritto di cronaca, come l'obbligatorio confronto fra le diverse tesi dovrà essere garantito da soggetti diversi dalle parti che sono coinvolte e che si confrontano nel processo".
Non è, ovviamente il caso di Previti, appena condannato. Sulla stessa linea il presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli.
Ma Vespa è andato avanti lo stesso (Cattaneo, a quanto pare, si è interessato della questione ma non ha "censurato" il giornalista) perché ha ritenuto la regola generale non applicabile ad un processo già giunto a sentenza. In più pare che in studio sia presente un magistrato a controbattere Previti, forse Edmondo Bruti Liberati.