Primaradio ‘zittita’

La vicenda dell’emittente di Pozzuoli di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi (l’importante impianto di Montegrillo doveva essere abbattuto, quale conseguenza di una complessa vicenda locale) ha avuto uno spiacevole sviluppo con l’effettivo abbattimento dell’impianto. Ecco i particolari…

Dall'emittente campana in questione abbiamo ricevuto quanto segue:

«Giovedì scorso alle 10.35 il segnale di Primaradio si è spento a seguito di un distacco energetico dell'Enel su richiesta del Comune di Monte di Procida; quest'ultimo, senza effettuare doverosa comunicazione ufficiale, ha dato il via all'abbattimento del nostro principale impianto, che è stato completato venerdì.

Oltre all'impianto in Fm sulla frequenza degli 89.600 MHz, diffuso appunto da località Montegrillo, restano fermi anche gli altri tre impianti che da esso dipendono e che servono altre aree della provincia napoletana e casertana.

Non sono serviti gli inviti all'ente locale di soprassedere e di considerare una delocalizzazione, da noi prospettata sin dal 1988 e indicata anche dal CoReCom della Campania in una recente nota, inviata al sindaco, dove nel contempo gli si chiedeva di soprassedere "nelle more".

Quanto accaduto ha seriamente messo in discussione l'art. 21 della nostra Costituzione.

"Putroppo non ha prevalso il buonsenso - ha dichiarato Gino Conte, editore dell'emittente napoletena - Sono prevalse evidentemente altre logiche, magari legate ad interessi "particolareggiati". I nostri avvocati a questo punto faranno il proprio lavoro. Ci toccherà rimanere totalmente fermi per qualche settimana in attesa che il Ministero delle Comunicazioni autorizzi collegamenti radio alternativi che ci possano consentire di far funzionare i restanti impianti. Un danno di non piccola entità"».

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