“Primo piano” scivola a mezzanotteO

Il nuovo piano editoriale della dirigenza Rai che sposta di circa mezz’ora il programma del Tg3 scatena un putiferio da parte della redazione e dei politici che, pressocché in coro, difendono l’attuale collocazione della rubrica.

Il varo del prossimo nuovo palinsesto invernale e nello specifico uno spostamento di mezz'ora di 'Primo Piano', con tutto il bailamme che ne è nato, non è altro che una delle tante e ulteriori conferme di come la Tv di stato sia "ostaggio dei partiti e dei politici". Di centro destra e di centro sinistra.

Ma veniamo al caso specifico. Giorni fa la dirigenza Rai aveva annunciato, per il palinsesto invernale, uno slittamento del programma d'approfondimento del Tg3 "Primo piano" dalle 23,20 alle 24. La fascia oraria lasciata vuota dovrebbe essere occupata da una fascia satirica di Serena Dandini.

Se forse ci si aspettava la reazione di Berlinguer e Mannoni oppure del direttore del Tg3 Di Bella (che pure, secondo l'azienda, era stato informato), che hanno difeso incondizionatamente l'attuale collocazione in palinsesto con tanto di durissimo spot sindacale, meno ci si aspettava la reazione corale dei politici di entrambi gli schieramenti a favore del programma.

Già lo spot suscitava perplessità, giacché si faceva vedere una scritta "cancellato" sulla sigla del programma, mentre di fatto la trasmissione verrebbe solo spostata. Un danno enorme, comunque, secondo Bianca Berlinguer, che non permetterebbe più di avere ospiti in diretta (che male ci sarebbe però a registrare il programmaO Chissà...).

Stupisce ancor di più (ma non tanto, siamo alla Rai...) il coro, dicevamo, di appoggio alla richiesta di "congelamento" del nuovo piano editoriale almeno fino al 2009 da parte dei politici, sia di PDL che di PD (Veltroni, accusato da alcuni di essere dietro la decisione, ha negato con forza e si è schierato a favore di 'Primo piano').

Sono prese di posizione che, anche secondo il punto di vista espresso da Aldo Grasso sul 'Corriere della Sera' non devono stupire più di tanto, in quanto "Primo piano" è un programma "gattopardesco", che offre spazio a tutti i politici, sia di destra sia di sinistra, accontentando un po' tutti per i toni e gli argomenti trattati. Ma soprattutto si tratta, secondo Grasso, di un "appuntamento monotono, privo di personalità, schierato, con la copertura però del contraddittorio. Aveva la sua compagnia di giro, il suo rituale".

Ed ecco allora giustificati gli interventi di un Bondi, Cicchitto o di un Gasparri e ancora di Soro e dello stesso Veltroni, che ha dichiarato "È un programma prezioso e corretto: ho grande stima del direttore e della sua redazione".

Già il fatto che un programma d'approfondimento giornalistico trovi tutti così unanimemente d'accordo fa però venire più di un dubbio. Non sarà davvero che la 'vetrina' di 'Primo piano' (una delle tante, peraltro) è troppo preziosa per i politiciO E quando la Rai potrà decidere qualcosa al suo interno (sui palinsesti) senza che si scateni una girandola infinita di dichiarazioni, veti e proteste del mondo politicoO

Comunque, sia, questo vertice e questo Cda hanno forse i giorni contati... (Mauro Roffi e Elena Romanato).

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