Registrato alla Corte dei Conti l’apposito regolamento emanato dal ministro Gasparri.
Sono in arrivo i contributi anche per il settore radiofonico locale, dopo che il 9 ottobre c'è stata la registrazione da parte della Corte dei Conti del regolamento del ministro Gasparri che mette a disposizione delle emittenti 6,24 milioni di Euro. Il provvedimento è ora in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Per la prima volta, dunque, anche le radio locali potranno beneficiare di un contributo di cui sino ad ora aveva goduto il solo settore televisivo. Come ricorda nel suo ultimo "bollettino" l'associazione Frt, "il 25% dello stanziamento (circa 1,5 milioni di Euro) andrà a tutte le radio comunitarie, un altro 25% a tutte le radio commerciali - con un 15% in più per le emittenti del Sud - mentre il restante 50% (3 milioni di euro) verrà assegnato alle emittenti che fanno informazione sulla base di una graduatoria unica nazionale che attribuisce diversi punteggi al fatturato e al personale occupato".
Sempre secondo la Frt, è da segnalare, rispetto all'originario testo, "una correzione significativa con la parificazione del punteggio del personale addetto all'informazione, indipendentemente dal contratto di lavoro applicato. È stata così accolta la richiesta "storica" della Frt di considerare l'iscrizione all'albo professionale come l'unico elemento ai fini della valutazione del punteggio (nella fattispecie 90 punti)", comprendendo nel discorso "i teleradioreporter previsti dal CCNL delle imprese radiotelevisive private".
La presentazione delle domande da parte delle emittenti deve avvenire entro il 30 ottobre.
Un altro punto molto significativo del regolamento, come ha evidenziato un'altra importante associazione del settore radio-tv, ovvero Aeranti-Corallo, è "la compensabilità del contributo con i canoni di concessione pregressi eventualmente dovuti dalle imprese radiofoniche locali per gli anni scorsi".
"Frattanto - informa ancora Aeranti-Corallo - la Commissione Affari costituzionali del Senato, nell'ambito del dibattito sul disegno di legge AS 1271, ha approvato una norma che prevede che le imprese radiofoniche locali che risultino debitrici per canoni di concessione pregressi dovuti fino al 31 dicembre 1999, possano definire la propria posizione debitoria senza applicazione di interessi, mediante pagamento da effettuarsi entro novanta giorni dalla comunicazione alle imprese interessate da parte del Ministero delle Comunicazioni, in un'unica soluzione, ovvero in un numero massimo di cinque rate mensili di ammontare non inferiore ad Euro 2000 ciascuna, con scadenza a partire dal trentesimo giorno successivo alla data di ricevimento della comunicazione, se l'importo è pari o superiore ad Euro 5000".