Prosciolta Radio Vaticana: insulti in aula

Radio VaticanaO Nessun processo.

Il giudice del Tribunale di Roma, in composizione monocratica, Andrea Calabria, ha dichiarato il "non doversi procedere" nei confronti del direttore dell'emittente, padre Pasquale Borgomeo, del presidente del comitato di gestione, padre Roberto Tucci, e del vicedirettore tecnico, Costantino Pacifici, per difetto di giurisdizione riguardo alla presunta nocività delle onde elettromagnetiche degli impianti di Santa Maria di Galeria. Insomma, sulla base dell'articolo 11 dei Patti Lateranensi (ovvero del Concordato Stato-Chiesa), anche quelle antenne godono di tutti i diritti di "extraterritorialità" riconosciuti al Vaticano.

È stato così accolta l'eccezione sollevata dalla difesa degli imputati, accusati dalla procura di Roma di "getto pericoloso di cose". La sentenza è stata accolta con urla e imprecazioni da parte dei numerosi cittadini di

Cesano presenti in aula e dei rappresentanti delle varie associazioni costituitesi parte civile. Nessuno è stato risparmiato dalle invettive: il giudice, che ha sciolto una riserva di due mesi, e gli avvocati Eugenio Pacelli (nipote di Pio XII) e Marcello Melandri, che assistevano Radio Vaticana.

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