Il mercato pubblicitario spera di chiudere l’anno “in pareggio” o con una “minima variazione”. Ad affermarlo è stato il presidente dell’Upa (Utenti Pubblicità Associati) Giulio Malgara parlando all’assemblea annuale dell’associazione.
Ce la faranno i nostri eroi a chiudere la "partita" in pareggioO Chissà, anche se l'interrogativo è di per sé abbastanza desolante (le partite, per quanto possibile, bisognerebbe sempre cercare di vincerle...).
L'annuale congresso dell'UPA ha fatto intendere che uno scorcio di luce, in fondo a un tunnel che dal 2000 non trova fine, si incomincia a intravedere. Più arzillo che mai il "presidente dei pubblicitari", Giulio Malgara, durante il suo discorso ha citato tutti, non dimenticando Sky Italia - strizzando anche l'occhio a Walter Pancini di Auditel, presente in sala - , e auspicando che la nuova piattaforma faccia al più presto parte proprio di Auditel.
Malgara ha inoltre celebrato il successo della Tv via etere e della radio, entrambi mezzi in costante crescita di contatti, non dimenticando neppure di "bacchettare" l'amico Nicola Piepoli, arrivato in sala pochi minuti prima della fine della chiacchierata.
La sensazione, diffusa, era quella che dopo le recenti revisioni al ribasso della crescita europea e italiana, nella pubblicità gli esperti non sentano il bisogno di peggiorare i loro scenari, pur continuando a rinviare al 2004 l'appuntamento con la crescita. Malgara, nel suo discorso, ha affermato che "nel secondo semestre dell'anno le cose andranno meglio rispetto al primo, ma per quanto riguarda la ripresa dovremo aspettare il 2004. Questo anche se dovremo abituarci in futuro a non avere segnali eclatanti".
Malgara è poi tornato a chiedere al Governo la defiscalizzazione degli investimenti pubblicitari delle aziende. "Il Governo - ha detto Malgara - aveva dichiarato che se la crisi degli investimenti pubblicitari si fosse protratta a lungo si sarebbe fatto uno sforzo per rimettere in cantiere la proposta, non più come emendamento alla legge Tremonti ma come disegno di legge autonomo".
"A distanza di quasi due anni - ha concluso a questo proposito - la ripresa non c'è stata e siamo convinti che essa potrà verificarsi solo quando ricomincerà la crescita dei consumi e degli acquisti. Ed il miglior modo per sollecitarla è rappresentato appunto dall'intensificazione degli stimoli nei confronti dei consumatori attraverso la comunicazione e la pubblicità. Sollecitiamo quindi un disegno di legge il cui iter possa essere rapido".
Più possibiliste le valutazioni dell'ad di Mediaset e presidente di Publitalia, Giuliano Adreani - neo Cavaliere del Lavoro - sulle prospettive degli investimenti pubblicitari: "Il mercato sta leggermente riprendendosi: maggio e giugno nelle attese sono due mesi positivi che lasciano ben sperare per il dopo, anche se la ripresa appare molto lenta". Per quanto riguarda poi il suo gruppo, Adreani ha sottolineato che "abbiamo avuto un primo trimestre buono e faremo quindi anche un buon semestre, sperando di recuperare molto nella seconda parte dell'anno".
Secondo Enrico Montagero, presidente di Assocomunicazione, i consumi si sono già risvegliati: "Siamo fiduciosi che l'anno, misurato sui 12 mesi mobili, possa chiudere sui livelli del 2002"; per Felice Lioy, infine, l'anno della "vera ripresa" sarà il 2004, mentre nel 2005 "si rivedranno i livelli del 2000".