Secondo un’analisi dello studioso dei media Francesco Siliato, pubblicata sul quotidiano “.com”, la concessionaria Sipra, che quest’anno, in relazione all’importantissimo (per lei e per la Rai) Festival di Sanremo
ha optato per un contenuto incremento dei prezzi, proponendo un + 6%
rispetto all'ultima edizione, ha ottenuto complessivamente un buon risultato, anche se ha leggermente toppato sulle fasce di vendita.
Basterà pensare che tutti i moduli venduti lo scorso anno rispettarono le previsioni e i clienti furono soddisfatti dell'acquisto. Quest'anno le cose non sono andate nello stesso modo, dato che alcuni piccoli sconquassi apportati dal vulcanico "Super Pippo" hanno un po' sconvolto le previsioni e la gerarchia dei break.
In sintesi il break più visto doveva essere quello più costoso, in fascia A1, come lo scorso anno, ma così non è stato: quello leggermente più
economico, definito A2 e in grado di sviluppare oltre 40 milioni di contatti lordi, è risultato alla fine più conveniente, visto e a buon mercato, con le sue 23,5 lire di costo per contatto.
In ogni caso, in conclusione, questa edizione del Festival è risultata più conveniente per i clienti Sipra, poichè l'ascolto è stato elevato, con la conseguenza che il costo per contatto è stato più basso e l'aumento di prezzo è stato irrilevante. Rimane da chiedersi come si comporterà ora Sipra con i clienti A1.