Qualche tensione per i possibili ‘tagli’ Rai

Il direttore generale della Rai Flavio Cattaneo fa capire che per andare in Borsa occorrerà risparmiare un po’ e in Rai si scatenano tensioni, sia nel Cda che nel corso di una riunione con i direttori delle reti e delle strutture.

Secondo Cattaneo occorrerà tagliare un po' nell'ambito della Rai per le esigenze connesse alla quotazione in Borsa, legata alla parziale privatizzazione dell'azienda. La cosa non è stata gradita da tutti e non a caso si sono sentite discussioni piuttosto 'franche' (come si suol dire in linguaggio diplomatico) nel corso di un'assemblea convocata dallo stesso Cattaneo con i direttori delle reti e strutture Rai. Fra i più 'preoccupati', il direttore di Rai Fiction Agostino Saccà, predecessore di Cattaneo alla DirezioneGenerale.

Anche nell'ambito del Cda, però, non va tutto liscio. Il Consigliere Marcello Veneziani ha infatti inviato agli altri componenti dell'organismo e a Cattaneo una lettera in cui, riferendosi ai tagli annunciati dal direttore generale, ha sottolineato che "occorre un rilancio della qualità dei programmi", poichè "qualsiasi intervento economico non può danneggiare il prodotto, vero marchio distintivo della Rai".

Veneziani ha inoltre reclamato la "dignità operativa" del Cda, che viene informato poco dalla Direzione Generale circa la privatizzazione in corso" (presto, per esempio, è prevista la scelta dell'"advisor" per la quotazione in Borsa).

Cattaneo ha replicato agli attacchi precisando che "le ottimizzazioni si stanno verificando in accordo con le strutture editoriali e dovranno essere convalidate dal Cda".

Mercoledì 17 il direttore sarà ascoltato, insieme al ministro Gasparri, dalla Commissione Lavori pubblici del Senato, mentre nel frattempo si sta lavorando per eliminare le incomprensioni e cercare di calmare un po' le acque.

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