Sarà un festival di cultura e spettacolo, con contorno di musica, ma sarà soprattutto un’iniziativa “anti – Tony Renis”. Si svolgerà, come previsto, a Mantova per volontà soprattutto di Nando Dalla Chiesa.
Ci saranno i Nomadi, Finardi, Alice, gli Afterhours, Luca Carboni (ma solo per un intervento a un dibattito e non come cantante, a quanto pare), Bruno Lauzi, lo scrittore Andrea De Carlo - che parlerà di musica e suonerà pure - e un "padre" della canzone italiana come Gino Paoli. Insomma, gente che a Sanremo, nello stesso periodo, magari non stonerebbe.
Prende lentamente forma il Mantovamusicafestival voluto dal senatore Nando Dalla Chiesa e da un folto gruppo di collaboratori (tra gli altri, Franco Fabbri, Ricky Gianco, Lidia Ravera), che si svolgerà nella città lombarda dall'1 al 7 marzo, in contemporanea con il Festival di Sanremo. Presenterà Pamela Villoresi. Una manifestazione articolata su molti giorni e con qualcosa come 400 artisti che è stato molto duro allestire, soprattutto perché le originarie promesse di molti artisti di intevenire sono poi saltate, a causa della difficoltà e della "scomodità" di sfidare Sanremo e la Rai (nessuna Tv, al momento, sembra fra l'altro aver deciso di riprendere l'evento, almeno fra quelle analogiche).
Il palese bersaglio, per le sue amicizie in ambienti non proprio raccomandabili è Tony Renis, l'accusatore Nando Dalla Chiesa, che lavora nella commissione antimafia. "Sul conto di Renis ci sono fior di documenti riservati - dice Dalla Chiesa -, ma non posso riferire". Quel che fa "scandalo", dice il senatore, è che "la Rai, tv statale di uno Stato che manda i suoi magistrati a sfidare la mafia e a lasciarci, qualche volta, le penne, affidi la sua trasmissione più prestigiosa e antica nelle mani di Renis, amico dei mafiosi e orgoglioso di esserlo, e dica che tutto questo è normale".
Nel frattempo proprio Tony Renis è passato a trovare i giudici. Il direttore artistico del Festival di Sanremo è arrivato ieri a metà mattinata nell'ufficio del pubblico ministero di Roma Adelchi D'Ippolito, che lo sta ascoltando come testimone nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità che (a giudizio del associazione di consumatori Codacons) avrebbero caratterizzato le operazioni di preselezione dei brani nel concorso canoro.
Varcando la soglia del palazzo di Giustizia, Renis ha espresso il suo ringraziamento al sostituto D'Ippolito "per la disponibilità a spostare di un giorno l'interrogatorio". Prima di lui, il pm ha sentito (lunedì scorso) Giampiero Raveggi, capostruttura di RaiUno, che aveva spiegato al magistrato le regole e i meccanismi che governano le selezioni al festival di Sanremo. Nei giorni scorsi, la squadra mobile della questura di Roma aveva sequestrato i verbali delle selezioni dei 700 artisti in corsa.