L’emittente siciliana del Gruppo Radio Amore esprime profonda delusione per gli ultimi dati Audiradio, che le procurano un “danno terribile”, chiedendosi: “Dati ritenuti poco credibili per i network lo sono forse per l’emittenza locale?”. Una lettera a Corallo.
La missiva, firmata dal responsabile di Radio Amore Catania Carlo Scuderi, è indirizzata a Corallo, l'associazione delle emittenti italiane di area cattolica, e per conoscenza al presidente di Aeranti-Corallo Marco Rossignoli, oltre che a Millecanali nella persona di chi scrive queste note (inutile nascondere, come alcuni lettori sapranno, che fra Carlo Scuderi e me c'è un rapporto di vera e solida amicizia).
Scuderi, con toni tanto accorati quanto credibili (non si tratta affatto della consueta e banale 'protesta' di chi ha avuto dati d'ascolto meno positivi di quanto si aspettava), fa notare come i dati siano incongrui rispetto a quelli precedenti ma soprattutto ci fa riflettere sulle conseguenze pesantissime del (presunto) calo degli ascolti per un'emittente e un gruppo che stavano investendo per crescere ma si trovano invece, in un momento già difficile per altri motivi, a dover solo cercare, di nuovo, di 'risalire la china', un'impresa ardua se non impossibile.
Lo ripetiamo per conoscenza diretta dell'autore della lettera: non è il consueto 'lamento' di chi ha perso ascolti, è un invito alla riflessione su come un'indagine che già presenta tanti problemi possa (e forse debba) cambiare anche e soprattutto sul versante delle emittenti radiofoniche locali, sempre troppo poco considerate.
Detto questo, passiamo al testo della lettera in questione:
«Oggetto: richiesta intervento di rappresentanza per grave danno causatoci da Audiradio
«Gentilissimo Presidente (di Corallo, ovvero Luigi Bardelli, Ndr.), la pubblicazione dei dati Audiradio del secondo trimestre 2010 vede la nostra radio principale, “Radio Amore” (iscritta in Campania, Calabria e Sicilia con ben 10 province coperte con ottimi segnali e dotata di ottimo feedback territoriale), crollare improvvisamente negli ascolti: da 102 mila siamo passati a 88 mila, con l'onta del non raggiungimento dei casi minimi nella Sicilia.
Già ci preoccupava il ritardo della pubblicazione, causato da inquietanti retroscena, conseguenza di un cambio d'assetto ai vertici di Audiradio che non può che portare alla creazione di nuovi equilibri. I dati che per i network sono stati ritenuti poco credibili (e per questo non sono stati pubblicati), lo sono forse per l'emittenza locale?
Tuttavia, in questo particolare momento storico dell'editoria, dobbiamo reagire con veemenza: “Radio Amore” è un Consorzio che vede la partecipazione di 5 Società Cooperative che, con la scelta di utilizzare lo stesso marchio sul territorio locale e format simili ma rispettosi delle esigenze locali, tentano di costruire una identità diffusa su gran parte del territorio nazionale, con l'obiettivo di poter lavorare con la pubblicità nazionale.
Questi dati di ascolto causano un danno terribile: le nostre testate giornalistiche si avvalgono della collaborazione di ben 12 impiegati a tempo indeterminato e oltre 30 collaboratori free lance. I ben noti
tagli ai rimborsi per l'editoria già avevano messo in discussione tutte le nostre fatiche ma, volendo investire sulla qualità del prodotto, avevamo scelto di utilizzare le risorse pubblicitarie nazionali per
finanziare il progetto, fare aderire altre cooperative editoriali e creare nuovi posti di lavoro.
Audiradio, con la pubblicazione di questi dati, ha di fatto distrutto tutto! Se nel prossimo trimestre non riusciremo a ritrovare la nostra media ascoltatori, purtroppo dovremo procedere con tagli di bilancio che avranno conseguenze per i posti di lavoro.
Chiediamo dunque al CORALLO di prendere in considerazione la nostra questione e di rappresentarci presso le opportune sedi con una decisa azione sindacale».