Radio in regola e radio “a rischio”

Al Ministero delle Comunicazioni è in corso il lungo iter per il rilascio dei provvedimenti di assenso alla prosecuzione dell’attività radiofonica; intanto sembra iniziata una specie di caccia alle radio non in regola…

Al Ministero delle Comunicazioni sta proseguendo l'iter per il rilascio dei provvedimenti di assenso alla prosecuzione dell'attività radiofonica, in relazione all'esito positivo (o magari negativo) della verifica del possesso dei requisiti previsti dalla legge 66/2001 e sulla base delle domande presentate entro il 30 settembre dello scorso anno.

Ad oggi, la Direzione generale concessioni e autorizzazioni (DGCA) del Ministero delle Comunicazioni avrebbe rilasciato circa 450 provvedimenti di assenso alla prosecuzione. Siamo quindi ancora lontani dalla conclusione (per primi vengono comunque spediti i provvedimenti di assenso e non i dinieghi).

Va precisato che intanto la stessa Direzione generale del Ministero ha incaricato gli Ispettorati territoriali di verificare l'eventuale operatività di emittenti radiofoniche che non compaiono negli elenchi dei soggetti che hanno presentato domanda entro il 30 settembre 2001, diffidando le medesime dal proseguimento delle trasmissioni (iniziativa propedeutica alla disattivazione).

Secondo stime caute, pubblicate dal sito newslinet.it dell'amico Massimo Lualdi, le antenne in questione sarebbero più di un centinaio.

Sempre secondo newslinet.it, ancora di un po' di tempo sembrerebbero disporre coloro che hanno inoltrato istanza ex L.66/01 pur non disponendo dei requisiti previsti (es. ditte individuali, imprese senza il numero minimo di dipendenti, ecc.), in quanto le comunicazioni "negative" dovrebbero pervenire dal Ministero delle Comunicazioni dopo la conclusione della verifica complessiva delle domande, per ora giunta a meno della metà dell'opera.

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