Radio Subasio ‘nell’orbita’ di Radio Mediaset

La situazione è un po’ strana perché specialmente giornali e siti del Centro Italia (‘vicini’ alla zona ‘interessata’) danno la cosa per fatta e smentite non ne arrivano da nessuno, il che ovviamente è assai indicativo. Manca solo a questo punto - e tuttavia non è un particolare, anche per capire i termini esatti dell’operazione - l’ufficialità, il comunicato congiunto (o giù di lì) che ‘certifichi’ e confermi definitivamente tutto.

Si può comunque dire - oggi, sabato 24 giugno 2017 - che a questo punto solo una clamorosa sorpresa potrebbe far saltare l’ingresso di Radio Subasio nell’orbita di Radio Mediaset, ovvero che la famosa, seguitissima (1, 6 milioni di ascoltatori!) e graditissima emittente ‘locale’ di Viole di Assisi cambierà pelle di qui a poco, affiancandosi a stazioni del calibro di 105, Virgin Radio e R101 (con una mezza ‘parentela’ pure con Rmc). Una situazione clamorosa e un gran bel colpo per il gruppo radiofonico di recente costituzione che fa riferimento anche al più importante gruppo televisivo privato italiano. Non del tutto nuova, tuttavia, perché la pubblicità nazionale di Subasio era già venduta da qualche tempo dalla concessionaria del gruppo Mediamond - 50% Mediaset e 50% Mondadori - , che ad oggi ha in portafoglio sette emittenti: R101, Radio 105, Virgin Radio, Radio Monte Carlo, Radio KissKiss, Radio Subasio, Radio Norba.

Un gran bel ‘portafogli’, non c’è che dire, con tantissimi formidabili ascolti, anche se da poco è stata forzatamente abbandonata Radio Italia e a fine anno sarà la volta di KissKiss, per via delle condizioni poste dall’Autorità Antitrust alla costituzione della stessa Radio Mediaset, al momento di ‘assorbire’ le emittenti di Hazan e del gruppo Finelco.

Disporre della proprietà diretta di Subasio naturalmente è una ciliegina - anzi una ciliegiona - sulla torta e consentirà operazioni di vario genere, sia in termini di frequenze che di promozione e pubblicità, anche in riferimento alla Televisione.

 

Tuttavia, pur dando appunto l’operazione per fatta, restano molti particolari da chiarire (il prezzo pagato, per esempio); intanto sembra di capire che Subasio resterà una società a parte rispetto a Radio Mediaset, perché una quota di minoranza (le indiscrezioni dicono il 30%) resterà nelle mani della famiglia Settimi, ovvero di Marco e Rita, eredi del leggendario ‘patron’ Mario Settimi, che aveva creato e fatto crescere a dismisura l’emittente, che dall’Umbria si era allargata a tutto il Centro Italia, conseguendo ovunque ottimi risultati d’ascolto, andando poi anche oltre, fino alla Campania e all’Emilia-Romagna.

Poi il marchio - e qui bisogna capirlo subito - non scomparirebbe a favore delle emittenti nazionali del gruppo ma Radio Subasio resterebbe rigorosamente in onda, con la sua formula vincente e ‘semplice semplice’ di musica e ‘leggero intrattenimento’, con salvaguardia anche dei livelli occupazionali e della sede di Assisi, anche se magari ‘ci si appoggerà’ anche su Milano.

Ma come può Radio Mediaset crescere così tanto in un colpo solo nonostante le condizioni poste dall’Antitrust  e mischiare locale e nazionale senza colpo ferire? Qui la questione si fa un po’ complicata ma ha una sua logica stringente, che permette di credere plausibile lo scenario che segue (comunque da verificare, s’intende).

Subasio - si diceva - è ancora incredibilmente un’emittente locale giuridicamente parlando, perché negli anni ’90, all’epoca della legge Mammì, quando già era un ‘colosso’, Mario Settimi scelse, dopo molti tentennamenti, di farla rimanere tale e di non ‘osare’ l’avventura nazionale. Ma proprio questo consente a Radio Mediaset di acquisirne la maggioranza, perché il divieto dell’Antitrust concerne altre emittenti nazionali (fino a fine 2020) e non antenne locali, di qualunque dimensione.

Ma la pericolosa commistione locale-nazionale in un unico gruppo, anch’essa contestabile e contestata ad altri, potrebbe avere i giorni contati, perché c’è un particolare che conta molto, un prospettiva. Radio Mediaset ha infatti in serbo una concessione nazionale (o parificata tale) finora non sfruttata e in attesa di ‘sfruttamento’, ovvero quella di Gbr, il ‘vettore nazionale’ oggi (si fa per dire, naturalmente) della portoghese Radio Orbital; il titolo era stato ‘ereditato’ a suo tempo dalla 101 dei Borra e non aveva avuto finora alcuno sviluppo concreto.

Ma qui potrebbe accadere il ‘miracolo’: Subasio potrebbe subentrare a Orbital e diventare di fatto, finalmente, nazionale, mentre le frequenze le ha già e potrebbe pure acquisirne altre, sulle grandi città del Nord, per esempio. Il tutto non sarebbe, probabilmente, legalmente contestabile, anche se Radio Mediaset crescerebbe parecchio, eccome, e Subasio pure.

 

Lasciamo stare infine che sulla carta potrebbero essere della partita, in qualche modo, anche le ‘sorelline’ di Subasio Radio Suby e Radio Subasio + (più l’emittente on line Radio XL). Qui siamo davvero alle ‘ciliegine sulla torta’.

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