RadioTv Forum: le proposte di Rossignoli

Il coordinatore Aeranti-Corallo propone: “Per la transizione al digitale delle Tv locali senza canali doppi si usino le reti delle Tv nazionali”.

Si è aperto questa mattina il RadioTv Forum di Aeranti-Corallo, nell'ambito del quale vengono affrontate le problematiche di attualità politica, tecnica e aziendale per il settore radiotelevisivo, con riferimento specifico all'emittenza locale, satellitare e via internet.

Nel convegno di apertura, il coordinatore Aeranti-Corallo Marco Rossignoli, soffermandosi sulle problematiche legate alla transizione al digitale per le Tv locali, ha affermato: "La transizione al digitale rappresenta per il comparto televisivo locale una interessante opportunità di nuovi business e per questo la quasi totalità degli editori locali ha ritenuto di non cedere i propri canali di trasmissione alle imprese televisive nazionali e intende svolgere, quando la transizione verrà completata, non solo l'attività di fornitore di contenuti, ma anche, e soprattutto, quella di operatore di rete locale".

Rossignoli ha quindi aggiunto che "la transizione al digitale si sta rivelando particolarmente problematica per le imprese televisive locali in quanto le stesse, nella stragrande maggioranza dei casi, non dispongono di canali ridondanti che permettano di poter diffondere i programmi nella stessa area in simulcast, analogico/digitale. Ne consegue che, allo stato, l'eventuale conversione di un canale dalla tecnologia analogica a quella digitale, causa alla Tv locale la perdita totale degli ascolti in tecnica analogica, nell'area servita da tale impianto, senza un contestuale recupero degli ascolti stessi in tecnica digitale, posto che il numero di utenti digitali è, ancora, molto inferiore al numero degli utenti analogici".

Rossignoli ha dunque proposto, a nome di Aeranti-Corallo, che venga previsto l'obbligo per le reti televisive nazionali, durante il solo periodo della transizione, di veicolare nei propri bouquet i programmi delle Tv locali prive di canali idonei per il simulcast, sulla base di criteri e modalità rigorosamente definiti dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, mentre, allo stesso tempo le Tv locali, con canali ridondanti, potrebbero raggiungere accordi con le reti nazionali per veicolare i programmi delle stesse nelle zone non servite dalle medesime.

"In questo modo - ha concluso Rossignoli - verrebbero realizzate sinergie virtuose finalizzate a favorire la transizione al digitale, con pari opportunità per tutti i soggetti del sistema".

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