Rai arrivano le nomine

Con il solito ritardo si sbloccano le nomine dei direttori Rai. Di Bella riconquista la poltrona di RaiTre, Masi il Tg2.

Prima c'è stato il “siparietto” della scorsa settimana, quando nella riunione per le nomine dei vertici Rai i consiglieri di maggioranza del cda avevano fatto mancare il numero legale, per arrivare oggi alla ratifica delle nomine dei direttori delle testate Rai.
Un ritardo sapientemente calibrato e orchestrato dalla maggioranza, ma aspramente criticato dal presidente Paolo Garimberti e rivelatore di come il Cda, quando lo ritenga opportuno o interessante per qualche motivo (ovvero quando siano maturate le famose 'condizioni politiche'), sia in grado di gestire velocemente e sapientemente questioni spinose almeno quanto la nomina dei direttori di testata. Nomine che, a commento dei più, sono fatte secondo le solite logiche di spartizione politica, fatto che, a distanza di tanti anni, non dovrebbero più scorprendere nessuno. Ma veniamo ai “nominati”.

Antonio Di Bella torna alla direzione di RaiTre, ancora una volta dopo Paolo Ruffini (quest'ultimo privato dell'incarico era stato sostituito da Di Bella ma poi rimesso in carica su sentenza del Tribunale di Roma), e si troverà subito a gestire il “caso Dandini”, con il relativo pesante vuoto lasciato in palinsesto. Un'ipotesi è anticipare la messa in onda del programma di approfondimento “Linea notte” (come chiesto dai giornalisti del Tg3) o mandare in onda un telefilm recuperato dal magazzino Rai che, come denunciato dagli stessi giornalisti del Tg3 e dall'Usigrai, non avrebbe però l'effetto traino che aveva il programma del duo Dandini-Vergassola per l'approfondimento di tarda serata.

Alla direzione del Tg2 va Marcello Masi, stimato 'reggente' di questi ultimi mesi, che colma il vuoto lasciato da Mario Orfeo, passato a dirigere 'Il Messaggero', dopo che la poltrona di Napoletano, a sua volta passato alla direzione de 'Il Sole 24 Ore', era rimasta vuota.

Tre nomine riguardano altrettanti condirettori: Gianfranco D'Anna al Giornale Radio Tre è un ex finiano, ora Pdl vicino a Renato Schifani (tra l'altro Millecanali ne aveva parlato alcuni anni fa in quanto autore di “Pianeta dimenticato”, un ottimo programma d'informazione radiofonica sul Sud del mondo); Simonetta Faverio invece, che sarebbe vicina a Umberto Bossi, va a Rai Parlamento (la struttura inter-rete di informazione parlamentare della Rai); a GR Parlamento (che è invece la 'rete parlamentare radiofonica' della Rai) va Giorgio Giovannetti, ex assistente di Angelo Maria Petroni.

L'ex finiano Gianni Scipione Rossi, ora in quota Pdl, è invece il nuovo direttore di Rai Parlamento. Giovanni Miele diventa direttore di GR Parlamento, mentre Roberto Nepote (altra vecchia conoscenza di Millecanali) andrà a Rai Gold, struttura che si occupa di Tv tematiche, in specifico Rai Movie e Rai Premium; vicedirettore sarà Giuseppe Gentili.

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