Rai: autorizzati gli acquisti di impianti

L’Antitrust dà il via libera all’acquisizione di un bel gruppo di canali nel Nord e Centro Italia da parte della Rai per il digitale terrestre. Ma per Viale Mazzini si aprono intanto nuovi fronti di battaglia…

Via libera dall'Autorità Antitrust all'acquisizione, da parte della Rai, di impianti e frequenze di proprietà delle società Canale 6, Triveneta, Teleprogrammi, Telelombardia, Rete Oro, Antenna 5 e Fintrading, per la sperimentazione e la diffusione del digitale terrestre. Si tratta di un bel gruppo di canali, acquisiti soprattutto dal gruppo che fa capo a Ermanno Chasen (Triveneta, ma anche Rete Azzurra e TV7 Lady, emittenti cui si arriva attraverso le sigle Fintrading e Teleprogrammi) in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, dalla romana Rete Oro (soprattutto in Umbria) e da TeleLombardia - Canale 6 in Lombardia; 'minore' il canale acquisito dalla toscana Antenna 5. La copertura dei due multiplex Rai in digitale continua così a progredire e i canali ora 'autorizzati' potranno essere accesi, si suppone in breve tempo.

Per l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, le acquisizioni della Rai "non appaiono idonee ad ostacolare la possibilità di entrata nel nuovo mercato delle reti digitali agli attuali concorrenti di Rai".

Ma alla Rai le polemiche proseguono su altri fronti. Il Presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli ha chiesto la modifica dell'art, 21 comma 3 dello statuto della nuova Rai, con la motivazione che la norma, stabilendo l'autoproroga del Cda sino all'approvazione del bilancio, quindi entro il 30 giugno 2005, non risulta corrispondente con le previsioni contenute nella Legge Gasparri (L. 112/2004).

Sulla durata del Cda della Rai è, inoltre, intervenuto l'Udc, che ha individuato nel 30 settembre la data di cessazione delle attività dell'organo, così come previsto dalla delibera approvata dalla maggioranza della Commissione Parlamentare di vigilanza in luglio. Poiché mancano pochi giorni al 30 settembre e il resto della maggioranza di Governo (oltre che i membri del Cda stesso della Rai) ha tutt'altre intenzioni si prevedono nuove dure polemiche.

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