Nuovi problemi alla Rai. Mentre non si riesce a uscire dall’empasse e a trovare un nuovo incarico ‘gradito’ a Paolo Ruffini, che “deve” per forza (chissà perché) lasciare RaiTre, si dimette l’AD della concessionaria Sipra.
Vediamo la cronaca di 'Repubblica':
«Salta e slitta di una settimana la riunione del consiglio di amministrazione della Rai per decidere le nuove nomine dei direttori… Manca ancora l'intesa sul pacchetto di nomine. E monta il malumore sulla probabile rimozione dell'attuale direttore di RaiTre Paolo Ruffini, motivo di polemiche nei giorni scorsi. Intanto il direttore della Sipra ha rassegnato oggi le dimissioni, dopo i rumors che lo volevano già tagliato fuori.
Sul caso Ruffini si dice preoccupato Sergio Zavoli: "Sta facendosi sempre più inquietante la ragione dell'incertezza in cui viene lasciato un professionista che, lungi dall'essere premiato per i risultati conseguiti sul piano qualitativo e degli ascolti in sette anni di lavoro, sta vivendo un'esperienza a dir poco imbarazzante per l'assenza di una motivazione difendibile. Non è la mia una difesa d'ufficio - dice il presidente della Vigilanza - bensì la critica a un metodo che dovrebbe essere estraneo alla tradizione di un'azienda come la Rai".
A sorpresa, sono arrivate le dimissioni dell'amministratore delegato di Sipra, Maurizio Braccialarghe, che lascia il Cda della concessionaria della radio-tv pubblica per andare a dirigere il centro di produzione Rai di Torino. In Rai Braccialarghe ha già ricoperto il ruolo di direttore della Divisione radiofonia (1999-2001) e di direttore Risorse Umane ed Organizzazione (2006-2007). In una nota, Braccialarghe esprime gratitudine a tutti i colleghi di Sipra che in questi anni lo hanno accompagnato e sostenuto.
"Con puntualità impressionante - commenta il consigliere d'amministrazione della Rai Nino Rizzo Nervo - si realizza ciò che avevo già preannunciato. Avevo detto che l'assalto finale alla dirigenza si sarebbe aperto con le dimissioni dell'amministratore delegato della Sipra e così è stato". "Presto - aggiunge - toccherà al direttore di RaiTre Paolo Ruffini. Poi sarà la volta di Corradino Mineo, di Giuliana del Bufalo e di Fabrizio Del Noce".
Secondo Rizzo Nervo "ormai il disegno di distruzione dell'azienda per realizzare un totale controllo politico-industriale non si ferma davanti a nessuno. E purtroppo tutto sta accadendo nel silenzio e nell'indifferenza di chi avrebbe potuto tentare di opporsi"».