Rai: Campo Dall’Orto si dimette

Le dimissioni di Campo Dall'Orto sono alla fine arrivate, come ci si aspettava, e il DG-AD della Rai le ha date 'rimettendo il mandato' nelle mani dell'azionista, ovvero il Ministero dell'Economia, ovvero il ministro Padoan, che lo ha alla fine ricevuto (sull'incontro era già partito un bel 'balletto', con tentativi di prendere tempo e rinviare l'adempimento). Le dimissioni, per la verità, non sono ancora del tutto formalizzate, ma poco ci manca.

Evidentemente Campo Dall'Orto aveva deciso che qualcosa doveva succedere dopo il voto del Cda e i continui attacchi di Anzaldi (che ha criticato anche le serate della Rai su Falcone-Borsellino e Regeni e da mesi lo aveva messo nel mirino). E qualcosa ora è successo, avvicinando per la Rai l'ora di qualche scelta nuova e urgente, compresa, forse, la nomina di un nuovo Cda, visto anche che già si è dimesso nei giorni scorsi il Consigliere Messa e gli altri sembrano confusi e sperduti, anche se qualcuno in effetti vorrebbe restare.

Tuttavia ci sono scelte talmente urgenti (soprattutto finalmente una soluzione per l'assurda vicenda del 'tetto' dei 240.000 euro, con assieme l'esigenza di varare subito dei palinsesti 'seri' per la prossima stagione, pena la perdita di parecchia credibilità sul mercato) che Campo Dall'Orto potrebbe restare per un po' e andarsene più avanti, quando la nebbia sul futuro della Rai si potrebbe essere un po' dilatata. Ma sarà possibile, con una situazione politica che sembra precipitare verso la crisi di Governo e le elezioni anticipate in autunno, nominare qualuno di 'credibile' per una Rai che inevitabilmente sarà ancora al centro delle polemiche politiche?

Paradossalmente, poi, il pallino in mano sembra ancora averlo (almeno in parte) proprio chi aveva nominato Campo Dall'Orto e fatto le scelte per il Cda, ovvero Matteo Renzi, che qualcosa avrà pur sbagliato, se la Rai è finita in queste condizioni.

Inizia ora il 'totoDG' (sempre con i poteri da AD, sulla base della legge) e si fanno diversi nomi. Fra questi anche quello della presidente Maggioni, che ha abbandonato per tempo un Campo Dall'Orto che alla Rai ha probabilmente finito per pagare la sua sostanziale 'estraneità' all'ambiente e alla pura logica politica-aziendale che domina l'azienda. La stessa cosa peraltro è successa ad altri da lui nominati, tipo quel Verdelli che, come lui, è caduto, non a caso, su quel benedetto piano per cambiare qualcosa, dopo decenni, nell'informazione della Tv pubblica.

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