Rai: ‘giornate di fuoco’

Santoro annuncia che continuerà, con la benedizione di Garimberti e l’ira di Masi, Ruffini viene forzatamente reintegrato a RaiTre, si attendono decisioni su Saviano. Intanto per il piano industriale…

Per il Dg Masi non deve essere stata una gran giornata. Mentre Berlusconi strepitava contro la Rai, la 'benedizione' del presidente Garimberti consentiva a Santoro di annunciare che a settembre lui ci sarà ancora con 'Annozero'. E così il gran lavoro di Masi per 'levarselo di torno' potrebbe di nuovo finire nel nulla (chissà che allora non si avveri la previsione di un possibile passaggio di masi 'ad altro incarico', una possibilità di cui si parla da mesi).

Poi, a seguire, altra brutta 'gatta da pelare'. Il Cda Rai ha deliberato all'unanimità il reintegro di Paolo Ruffini alla direzione di RaiTre, in osservanza del dispositivo del giudice del lavoro del tribunale di Roma. Un reintegro che viene annunciato come “solo temporaneo”, "al mero fine di ottemperare all'ordinanza del Tribunale di Roma, sez. Lavoro, con ogni più ampia riserva all'esito della decisione del reclamo già proposto avverso la medesima ordinanza e in discussione all'udienza già fissata per il prossimo 16 luglio".
Brutta storia, anche qui, perché la cacciata di Ruffini, del tutto ingiustificata sul piano dei risultati dello stimato direttore, era stata gestita assai male da Masi, che non era riuscito a trovare un incarico adeguato per il deluso Ruffini. Che alla fine ha fatto causa.

Quanto ad Antonio Di Bella, direttore fino a ieri di RaiTre, è stato, sempre temporaneamente, assegnato alle dirette dipendenze del direttore generale dell'azienda Masi. Questi, a sua volta, assume l'interim della direzione di Rai Educazione e Rai Premium, già affidati dal Cda a Paolo Ruffini il 27 aprile. Un vero guazzabuglio.

Il Cda di viale Mazzini tornerà a riunirsi giovedì per la questione, delicatissima, dei palinsesti delle reti Tv, e tra i programmi ipotizzati ci sono anche le quattro puntate speciali previste da RaiTre con protagonista Roberto Saviano e con Fabio Fazio. Difficile che anche qui Masi riesca a bloccare parzialmente l'operazione, come pareva voler fare. Si vedrà per la Dandini, ugualmente minacciata di 'dimezzamento'.

In un comunicato unitario i sindacati Rai informano poi di quanto segue:

«Il 7 giugno 2010, le OO.SS della Rai hanno incontrato il Direttore Generale, Mauro Masi, per l'illustrazione del Piano Industriale. Il DG ha descritto un documento sintetico con le linee guida del Piano Industriale Rai.
La volontà dell'azienda, nel quadro dato (riduzione degli introiti pubblicitari, stabilità delle entrate con il canone, dato eccezionale negli ascolti dei nuovi canali free specializzati, 7%) è quello di ridurre i costi, questo nel tentativo di “assorbire” il disavanzo preventivato per il 2012 di 200 milioni di euro.

Questo lo si farà: utilizzando la leva gestionale e organizzativa (es. c'è la volontà di rivedere la struttura delle reti e delle News per ridurre sovrapposizioni e sprechi); calmierando il costo del lavoro; incidendo sugli appalti.
Il DG ha affermato che è intenzione dell'azienda discutere dei punti di merito, sintetizzati nella proposta di Piano Industriale, in specifici “Cantieri di Lavoro”. Affermando in questo modo che il Piano è “modificabile” nella struttura ma non nel risultato economico che deve conseguire.

I perimetri descritti per approntare la riduzione dei costi del lavoro sono: riprese esterne, amministrazione: Ict, contabilità, abbonamenti e manutenzioni tecnologiche, trucco e parrucco, riduzione dei costi derivanti da istituti contrattuali anacronistici, valorizzazione dei sistemi trasmittenti (RaiWay), dismissione di Rai Corporation, costituire un unico presidio - Rai Internazionale, riorganizzare la Radiofonia, riorganizzare gli Uffici di Corrispondenza estera, ipotesi di internalizzare Rai Net e Trade (operazione già in essere per RaiSat).

Da parte loro le OO.SS, dopo aver accolto positivamente la volontà di sviluppare una discussione, hanno chiesto proprio per permettere tale confronto di non anticipare unilateralmente scelte proprie della Piano Industriale (es. il blocco delle assunzioni dei TD fuori bacino).
Da subito le OO.SS. hanno espresso forte preoccupazione per il futuro dei settori sopra elencati; tali operazioni darebbero vita ad una riduzioni di funzionalità e conseguentemente ad un “esubero di risorse umane”, modificando evidentemente il perimetro produttivo aziendale.
I sindacati hanno affermato che l'operazione più importante per tenere in equilibrio i conti della Rai è quella di ridurre i costi esterni e valorizzare il lavoro interno e per fare questo si può utilizzare da subito e bene il Gruppo di Lavoro costituito da poche settimane».

In specifico, secondo il sito ww.key4biz.it, «il direttore generale della Rai nel corso dell'incontro avrebbe spiegato che nel corso del 2009 c'è stata una contrazione degli introiti pubblicitari tra il 28% e il 26% e che si attende un rosso di 200 milioni al 2012, che è la cifra che si intende recuperare.

Pubblica i tuoi commenti