Il documento presentato dal partito di Marco Follini prevede il rinnovo del Cda di viale Mazzini non oltre il 30 settembre. Poco prima la Lega era tornata all’attacco dell’Udc proprio sulla mozione Rai. “Speriamo in un ravvedimento operoso dell’Udc – aveva detto il ministro del Welfare, Roberto Maroni – e quindi ci auguriamo che ritiri la mozione e non voti con la sinistra”. Altrimenti, “vuol dire che la maggioranza non è compatta. Berlusconi dovrebbe prenderne atto e ci si dovrebbe preparare a…
Il documento presentato dal partito di Marco Follini prevede il rinnovo del Cda di viale Mazzini non oltre il 30 settembre. Poco prima la Lega era tornata all'attacco dell'Udc proprio sulla mozione Rai. "Speriamo in un ravvedimento operoso dell'Udc - aveva detto il ministro del Welfare, Roberto Maroni - e quindi ci auguriamo che ritiri la mozione e non voti con la sinistra''.
Altrimenti, "vuol dire che la maggioranza non è compatta. Berlusconi dovrebbe prenderne atto e ci si dovrebbe preparare a tornare alle urne, perché due anni così non si può andare avanti".
Il voto sulla mozione Rai dell'Udc è un voto di rotturaO "Assolutamente no è una vicenda del tutto circoscritta". A minimizzare è stato invece il ministro per le Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione arrivando alla Camera.
E, ancora, "la decisione dell'Udc è un atto di singolare irresponsabilità": lo ha affermato Fabrizio Cicchitto, Vice Coordinatore di Forza Italia.
Nonostante tutto, però, la crisi di Governo non c'è e forse non ci sarà (o forse sì, se la corda davvero si spezzerà...). Quanto alla Rai, la partita è solo iniziata: il segnale dell'UDC e della Vigilanza è fortissimo nei confronti dei quattro del Cda (con Rumi già intenzionato a dimettersi) e Cattaneo, ma Gasparri ha subito cercato di ridimensionare la vicenda ricordando che ci sono delle scadenze di legge da rispettare (fusione con Rai Holding, avvio della privatizzazione). Di qui al 30 settembre, insomma, possono accadere ancora molte cose...
