Si ripropone, stavolta in termini quasi ‘ultimativi’, l’eterno problema dei precari Rai. L’imminente possibile causa all’azienda di 600 precari potrebbe costare alla Rai ben 62 milioni di euro.
Su www.articolo21.com troviamo una serie di interessanti e aggiornate considerazioni sulla situazione dei "precari" della Tv di Stato: una forza lavoro pari a un quinto del numero totale di impiegati nell'azienda. Secondo quanto riportato, sarebbe di 62 milioni di euro l'astronomica somma che la Rai dovrebbe in teoria sborsare per risolvere i contenziosi giudiziari che l'esercito degli eterni precari (circa 600) sta per intentare all'azienda.
"Un calcolo - secondo quanto riporta il sito - assolutamente plausibile, frutto di una verifica aziendale operata qualche mese fa sulla base delle prime sessanta cause promosse dai collaboratori di lungo corso, delle quali il 50% ha ricevuto piena accoglienza dai giudici e il 30% è stato liquidato preventivamente dalla Rai".
Falliti (finora) i mille tentativi per trovare un accordo con l'azienda, nonostante la positiva intercessione della Commissione di Vigilanza, l'Usigrai e la Federazione della Stampa hanno redatto un'accorata lettera ai direttori delle testate Rai, un tentativo estremo per evitare le aule dei tribunali. Roberto Natale, segretario Usigrai, non sembra ottimista: «Vogliamo provare a scuotere la Rai dalla sua incapacità di dare risposte a questioni sostanziali. Ma Viale Mazzini, dopo quattro incontri positivi, sta facendo fallire con motivazioni pretestuose la trattativa».
Il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, dal sito grida all'orrore. "Siamo scandalizzati - dice - sia per la questione delle recenti nomine sia per le ultime assunzioni", dal sapore chiaramente politico.