Rai: Monorchio, designato presidente, si ritira

Il Ministero dell’Economia soprende tutti e – con un vero colpo di scena – designa quale nuovo presidente Rai Andrea Monorchio, ex ragioniere generale dello Stato. Ma dopo la ‘bocciatura’ in Vigilanza Monorchio si ritira.

Colpo di scena nella 'telenovela Rai': il Ministero dell'Economia non ha designato, come sembrava fino a ieri sera, quale nuovo presidente il diessino Claudio Petruccioli bensì Andrea Monorchio, ex ragioniere generale dello Stato. È lui infatti, insieme al 'confermato' Angelo Maria Petroni, uno dei due Consiglieri Rai scelti dal Ministero, azionista quasi unico dell'azienda.

Una svolta davvero clamorosa, che viene dopo lo stop di Prodi, ieri pomeriggio, alla candidatura Petruccioli (presidente della Commissione di Vigilanza) che era osteggiata da una parte del Centro-Sinistra. Ci si domanda ora se a questo punto sia già prevista, nel quadro delle nomine, anche la carica di direttore generale per Alfredo Meocci o per altri. Ma soprattutto ci si domanda che cosa succederà in Parlamento, dove la candidatura di Monorchio dovrà essere confermata (o meno) con l'ardua maggioranza dei due terzi dei voti.

Nel proporre la designazione a presidente della

Rai dell'ex Ragioniere dello Stato, il Ministero dell'Economia ha fatto sapere come "per le sue doti di esperienza e di dedizione al servizio pubblico, Monorchio soddisfi pienamente i requisiti di competenza e garanzia richiesti dal ruolo".

Monorchio, calabrese ma dallo stile 'anglossassone' nato 66 anni fa a Reggio Calabria è un uomo che - come lui stesso ha sempre tenuto a precisare - si 'è fatto da solo', salendo, piano piano gli scalini di una lunga carriera, culminata prima sulla poltrona di Ragioniere dello Stato, poi ai vertici di Infrastrutture Spa ed da oggi di quelli Rai.

Dopo un primo impiego alla Cassa del Mezzogiorno, è stato funzionario della Guardia Forestale, dell'Anas e quindi del Comune di Reggio Calabria, la sua città.

Fino ad arrivare nel '67, a soli 28 anni, alla Ragioneria Generale dello Stato come consigliere di terza classe in prova. Dalla poltrona di Ragioniere, attraverso i 'registri contabili' del paese, Monorchio ha vissuto gli anni forse più difficili della Repubblica: dalla coda del ''boom'' economico'', alla crisi petrolifera, fino ad arrivare agli anni della finanza leggera, e infine a Tangentopoli. Un periodo quest'ultimo, come ricordava anni fa lo stesso Monorchio, durante il quale ''non firmava piu' nessuno. Solo io - teneva a ricordare - che non avevo niente da temere ... firmavo, firmavo''.

L'ex Ragioniere nei suoi lunghi anni a via Venti Settembre si è però, al contrario, conquistato negli anni '80 il titolo di 'signor no' (alle spese dello Stato che non considerava 'vitali').

Cavaliere di Gran Croce, docente di economia alla Luiss e presidente di molti collegi sindacali di alcune delle principali imprese italiane, Monorchio siede anche nel Cda della Cassa Depositi e Prestiti, è uno dei probiviri della Banca Popolare di Sondrio e vanta, tra i suoi titoli, anche una laurea honoris causa da giurista.

Ultimi sviluppi: nella giornata di oggi, 1 giugno, Monorchio, preso atto del voto negativo sul suo nome in sede di Vigilanza Rai, ha declinato la sua disponibilità ad accettare la carica di presidente della Rai. La situazione torna così al punto di partenza, almeno per ciò che riguarda il nono Consigliere della Rai, che sarà appunto il futuro presidente.

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