Rai: Orfeo direttore del Tg2,
Liofredi a RaiDue

Si riempiono finalmente due caselle fondamentali in Rai, quelle della seconda rete con il Tg2 affidato a Mario Orfeo e RaiDue all’ex capostruttura di RaiUno Massimo Liofredi. Resta fuori dalle poltrone, dopo tante voci, Susanna Petruni (che dunque resta al Tg1).

Mario Orfeo è il nuovo direttore del Tg2. Lo ha deciso il Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini su proposta del direttore generale Mauro Masi, con votazione all'unanimità. Il 43enne giornalista era a capo del 'Mattino' di Napoli dall'estate del 2002. Alla guida del quotidiano campano era arrivato dopo essere stato caporedattore centrale di Repubblica. Nel 2007 Orfeo ha vinto il premio Ischia internazionale di giornalismo per l'informazione scritta.
Oltre a quella di Orfeo è stata decisa la nomina di Massimo Liofredi alla direzione di RaiDue. Liofredi, a differenza di Orfeo, è stato votato a maggioranza: sei voti a favore e tre contrari. Contro la 'promozione' del capostruttura si sono espressi i due consiglieri in quota PD, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, e la leghista Giovanna Bianchi Clerici (che forse puntava su Gianluigi Paragone).

Ancora aperto invece il dossier Raitre-Tg3, per cui ci sarebbe un ingorgo tutto interno al Pd, anche se la rappresentanza democratica a viale Mazzini (Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten) vedrebbe bene una conferma di Paolo Ruffini alla rete e la promozione di un interno al Tg3 (si parla di Bianca Berlinguer, ma anche della conferma di Antonio Di Bella se questi non dovesse riuscire a fare il salto alla rete). Altre voci incontrollabili mettono in campo persino Barbara Palombelli.

Rimane aperta anche la questione radiofonia.
I consiglieri aspettano il business plan relativo allo 'spacchettamento', che si vorrebbe a costo zero.

Infine, informativa del dg Masi sullo stato dell'arte della trattativa con Sky. In questi giorni c'è stato un nuovo scambio epistolare tra i vertici di Viale Mazzini e quelli della tv di Murdoch, ma le posizioni sono rimaste praticamente invariate.

Intanto mercoledì Rai, insieme a Mediaset e Telecom, ha presentato la nuova piattaforma satellitare TivùSat, ma, ha assicurato Giancarlo Leone, le reti generaliste non lasceranno Sky, a prescindere dall'esito della trattativa. Resta però da chiarire che fine faranno i canali del bouquet Raisat, se il negoziato dovesse fallire.

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