La Casa delle libertà non riesce a mettersi d’accordo sull’attribuzione delle poltrone e neppure ieri, giovedì, sono arrivate le nomine di direttori di reti e testate tv.
Tutto viene ingloriosamente aggiornato a martedì prossimo ma la cosa che rende ancor più deprimente la situazione è che è stato di nuovo il presidente Antonio Baldassare (che ieri mattina aveva assicurato che in serata le nomine sarebbero arrivate...) ad annunciare, dopo due sole
ore di riunione, l'ennesimo rinvio.
A bloccare tutto è il fatto che Bossi vuole a tutti i costi una televisione federalista che in qualche modo "prenda il via" (almeno come progetto) contestualmente alle nomine, altrimenti la Lega "si chiamerebbe fuori" dalle nomine stesse, lasciando agli altri le "poltrone".
Baldassarre ha tenuto a precisare che il consiglio di amministrazione sta discutendo da due giorni la situazione. "La prima mezza giornata -
ha spiegato a un'agenzia - l'abbiamo dedicata, per la verità, ad altre questioni. Il fatto che ormai da due giorni stiamo parlando vuol comunque dire che c'è una discussione interna al Consiglio di Amministrazione. Se il mondo politico ci avesse già dato le nomine preconfezionate, avremmo fatto tutto in dieci minuti".
Una tesi ardita, che tenta di difendere un Cda e un direttore generale che sembrano invece dipendere, per la gran parte, come forse è fatale,
dalle scelte altrui.