Rai – Sky: decisione presa o sorpresa dell’ultima ora?

Oggi le indiscrezioni confermavano che la rottura Rai – Sky per RaiSat era cosa fatta, come largamente previsto. Poi un’improvvisa indisposizione di Masi ha fatto sorgere qualche dubbio…

Una giornata strana si conclude ancora con qualche dubbio. Verso mezzogiorno sembrava definitiva, secondo autorevoli indiscrezioni, la rottura tra RaiSat e Sky e da sabato prossimo, quindi, agli abbonati di Sky Italia era stato preannunciato che non avrebbero potuto più vedere i cinque canali di RaiSat.
L'accordo tra la Tv pubblica e la società di Rupert Murdoch non sembrava infatti andato a buon fine. L'intesa scade alla mezzanotte del 31 luglio e riguarda i canali RaiSat Extra, Premium, Cinema, Smash Girls, Yo Yo, mentre Gambero Rosso rimarrà comunque su Sky, che ha concluso un accordo diretto con la struttura.

I canali di RaiSat si potranno vedere, in questo scenario, solo sul digitale terrestre e sul satellite su TivùSat, la piattaforma satellitare gratuita lanciata una settimana fa da Mediaset, Rai e Telecom Italia Media.
Ma chi li pagherà, visto che Sky li finanziava? E Rcs, con il suo 5% di RaiSat, è d'accordo con la “disdetta Rai” di Sky?

L'operazione 'rottura con Sky' è stata ritenuta da molti tutt'altro che “tecnica” e dal sapore politico, di abbandono da parte della Rai di un concorrente di Mediaset, con cui invece si è stretta un'alleanza per Tivù e TivùSat.
Secondo indiscrezioni, due erano i punti di attrito tra le parti. Sky voleva anche i canali Rai generalisti, la Rai sarebbe stata disposta a lasciarli ma inserendoli nella trattativa economica e fra l'altro c'era una distanza abissale nelle cifre (50-60 milioni di euro l'anno Sky; 200 milioni la richiesta Rai). L'accordo proposto da Sky prevedeva in dettaglio una cifra pari a 50 milioni l'anno per sette anni più altri 75 milioni in tre anni di acquisto di titoli cinematografici da Rai Cinema.

Complessa invece la situazione per i canali Rai in chiaro, Rai 1, Rai 2 e Rai 3 (il contratto di servizio impone la “neutralità tecnologica” in applicazione di una normativa europea, anche senza rinnovo del contratto con RaiSat, ma la Rai voleva valorizzare le reti e farsele in qualche modo 'pagare' da Sky). Così sembra ora comunque escluso lo scenario (davvero assurdo e irreale) che vedeva non più presenti le tre reti generaliste su Sky, in presenza oltretutto di quelle Mediaset. Ma non essendoci più la codifica Nds sulle stesse tre reti Rai, gli eventi di cui non ci sono i diritti 'europei' o altri programmi a discrezione della stessa Rai potranno essere adesso 'oscurati' su Sky (lo stesso fa Mediaset), mentre su TivùSat, che codifica in Nagravision si potrà vedere tutto tranquillamente (avendo il decoder e la card gratuita).

Sky ha già preso le sue contromisure con nuovi canali cinema e con il suo nuovo canale per bambini da 0 a 3 anni, Baby Tv, che parte il primo agosto. Il canale è nato in Inghilterra, è della Fox (titolare dei popolarissimi Fox Crime e Fox Life) ed è già presente in altri 100 Paesi.

Tutto questo fino al primo pomeriggio. Poi un colpo di scena. La seduta della Commissione di Vigilanza Rai convocata per oggi, mercoledì 29 luglio alle ore 14, per l'audizione dei vertici della Tv pubblica è stata rinviata a causa di una indisposizione del Direttore Generale, Mauro Masi, di cui è stata data comunicazione dal Presidente Sergio Zavoli. E Masi doveva parlare proprio di Tivù, Tivùsat e Sky. Altra novità: domani saranno il presidente Rai Paolo Garimberti e il vicedirettore generale Giancarlo Leone ad andare in Vigilanza.

Dopo qualche inertezza, è stato anche nuovamente fissato per domani il Cda della Rai. “L'ordine del giorno è ufficiale - ha detto il presidente Paolo Garimberti a margine di una conferenza stampa - e ci saranno anche le proposte di nomine” (sulla Radiofonia).

Garimberti ha preso in mano il pallino al posto di Masi? Sorprese, a questo punto, non sono del tutto escluse. A domani.

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