Se ‘Votantonio’ è andato davvero male, a RaiDue c’è qualche altro sintomo di vitalità. Non sembra entusiasmare “Balls of Steels”, fondato sulle candid camera, mentre assai più vivace è il redivivo ’12° Round’…
'Votantonio' è stato un vero flop di ascolti (il programma con Canino doveva essere una 'fucina' di muovi 'talenti' della politica ma è apparso invece una innocua rassegna di personaggi eccentrici) ma RaiDue in questo periodo ha fatto partire (a fine stagioneOOO) tutta una serie di programmi più o meno interessanti.
Fra questi, all'insegna (nelle promesse) dell'irriverenza e dell'anticonformismo, "Balls of Steels", trasmissione in onda su RaiDue il mercoledì in seconda serata. A condurre le otto puntate previste, su adattamento (poteva essere diversamenteO) dell'omonimo format dell'inglese Channel 4, è il giornalista Marco Mazzocchi, affiancato da Maddalena Corvaglia.
Il titolo del programma, come detto, non è scelto a caso. Lo scopo è infatti scoprire chi, tra i sei concorrenti in gara in ogni puntata, dimostra più coraggio o meglio, per usare una metafora, dimostrerà di avere, come dice il titolo, le "palle d'acciaio". Ogni concorrente porta in studio un filmato che lo ritrae in azione in una serie di candid camera il cui fine è riuscire a dimostrare di saper fare cose fuori dal comune. Al pubblico tocca scegliere il più coraggioso.
Maddalena Corvaglia si occupa della sezione dedicata all'adrenalina mostrando filmati presi da Internet o dalle collezioni internazionali di video.
Sono poi tornate su RaiDue il lunedì alle ore 0.40 (un orario 'infame' che parla da sé) le interviste sul ring di '12° Round', in onda per dodici puntate, con cadenza settimanale.
Al centro dello studio domina un vero e proprio ring da pugilato, che ospita per degli incontri-scontri esponenti politici, personaggi della cultura, del costume e dello spettacolo del nostro Paese. Intorno all'inconfondibile quadrato pugilistico, allestito negli studi Rai di Milano, si alternano in ogni puntata tre diverse squadre di giornalisti trenta-quarantenni, di varia provenienza editoriale, che effettuano le interviste in maniera vivace, agguerrita e anticonformista. L'autore è Paolo Martini (fra l'altro anche critico televisivo della 'Stampa'), che è anche arbitro del programma a bordo ring.
Martini ha spiegato in una lettera al sito Articolo 21 alcuni retroscena del programma. Eccoli:
«Caro Giulietti e cari amici di Articolo 21, in occasione della ripresa della trasmissione televisiva "12° Round", desidero ringraziarvi personalmente tutti per l'attenzione e la passione con cui vi siete battuti in queste ultime difficili stagioni contro le censure, piccole e grandi, di ogni parte e colore. Anche il nostro modestissimo "ring" giornalistico della notte di RaiDue è finito, a suo tempo, nelle maglie di un controllo politico asfissiante e tragicomico, che in prima battuta aveva mietuto vittime eccellenti, da Biagi a Santoro a Luttazzi e a Freccero...
Mi pare doveroso riconoscere oggi, quando finalmente dal direttore di RaiDue Antonio Marano ci viene ridata la possibilità di tornare in onda, dopo più di due anni di "sospensione" politica, di aver sempre potuto contare sull'appoggio generoso e disinteressato di Articolo 21...
In fondo non vi era sulla carta nessuna sintonia politica, né precedente alcuno di rapporti personali, tra voi e noi di "12° Round", in mezzo ai quali a volte spiccava per tenacia e aggressività più qualche giornalista dichiaratamente di centrodestra, degli altri indipendenti o anarcoidi. Ecco, è giusto riconoscere pure che nel mondo politico avevamo trovato la solidarietà anche di voci "berlusconiane" come Renato Brunetta o Giorgio La Malfa, e che da sinistra tra i più generosi si sono mostrati persino esponenti politici che sul nostro ring avevamo decisamente maltrattato, dal presidente Bertinotti al ministro Giovanna Melandri, da Bobo Craxi a Sandro Curzi. Desidero ringraziarli tutti oggi.
E non posso fingere ipocriticamente di dimenticare che, già come Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza, l'attuale Presidente della Rai Claudio Petruccioli s'interessò alla nostra protesta e cercò di chiarirne le ragioni con i vertici di allora della seconda rete della Rai. E penso che oggi, in mezzo a tante amarezze quotidiane, anche il Presidente Petruccioli possa rallegrarsi almeno di certi piccoli e grandi segnali di ripristino della normalità.
Si è festeggiato il ritorno del Grande Biagi, su RaiTre, con un programma tutto suo dopo cinque anni di emarginazione. E, fatte ovviamente le dovute proporzioni, anche il ritorno nella notte di RaiDue dei giovani giornalisti di "12° Round" credo sia un bel segnale non solo per l'autore del programma e per tutti quelli che hanno contribuito a riportare in onda quel ring di parole, di idee e di discussioni in libertà. Ancora grazie, sinceramente».