La rete ammiraglia Rai è partita male in questa stagione e sta trasmettendo programmi flop che talora non durano più di tre puntate.
A mantenere “sollevati” gli ascolti di RaiUno rimangono ormai solo Carlo Conti, che con il suo “I migliori anni” si attesta intorno al 24% di share, e “Un medico in famiglia”, che ha anche sostituito il programma condotto da Antonella Clerici “Tutti pazzi per la tele” e si contrappone a “L'onore e il rispetto” di Canale 5 con Manuel Garko, che ha “sbancato” l'Auditel.
Del programma condotto dalla bionda Clerici chiuso per i bassi ascolti (delle otto puntate previste ne sono andate in onda solo due) abbiamo già riferito sul nostro sito. Stop anticipato anche per lo show di Vincenzo Salemme, 'Da Nord a Sud' che si è si fermato alla terza puntata (la quarta prevista andrà forse in onda più avanti).
Ma due soli programmi 'vincenti' non sono sicuramente sufficienti per mantenere alti gli ascolti di quella che viene definita la rete ammiraglia della Rai, soprattutto per quella fascia pre-serale che gli inserzionisti pagano molto cara.
Tra gli ultimi 'tracolli' (sui problemi del Tg1 e di 'Porta a porta' è meglio stendere un velo) c'è “Affari tuoi” programma consacrato da Paolo Bonolis e che con il conduttore, poi passato a Mediaset, aveva fatto ascolti record. Ha tenuto anche la condizione di Fabio Insinna ma con Max Giusti il programma ha cominciato ad avere qualche problema.
Abbinato alla Lotteria Italia forse in mancanza di altre idee, si è fermato al 15,34% di share, tanto che si parla già di una possibile eliminazione del programma dal palinsesto del sabato in prima serata (ma la Lotteria?).
E il palinsesto dà un bel po' di mal di pancia al neo-direttore Mauro Mazza che, per ora, sembra si limiterà a rivedere la formula di “Affari tuoi” del sabato, inserendo alcuni ospiti.
A poco serve la giustificazione di una contro-programmazione azzeccata da parte della concorrenza. Il problema è che RaiUno è ormai troppo condizionata dalla lotta dei palinsesti che combatte senza proporre idee nuove e di qualità ma adattandosi da una parte a proporre prodotti analoghi a quelli delle reti commerciali Mediaset e dall'altra a 'parlare' un pubblico decisamente 'maturo'.
Da tempo la rete non è in grado di proporre un programma (fiction o varietà che sia) innovativo e azzeccato. Mazza avrà il suo bel da fare per far risalire la rete negli ascolti e rimescolare il palinsesto non sarà sufficiente.