Anche stavolta ‘C’è posta per te’ vince su tutta la linea; il ‘generoso’ show di Ranieri su RaiUno perde però con onore e costituisce il giusto omaggio a un cantante popolarissimo (da decenni) che ha dimostrato grandissime qualità anche nel teatro e nello spettacolo in genere.
Lo show televisivo di Massimo Ranieri (“Sogno e son desto”, il sabato sera in prima serata su RaiUno per tre puntate, sabato scorso è andata in onda la seconda) nasce dalla tournée del cantante e imposta la propria struttura narrativa sul racconto che altro non è che il racconto della vita dell'attore, che diventa un pretesto per le canzoni, le poesie, i brani teatrali. E così il racconto di un Ranieri giovane che compra una camicia verde per andare al Piper a vedere il suo idolo Patty Pravo è la presentazione della cantante, o la prostituta Maria che andava al bar dove lui lavorava per sentirlo cantare è lo spunto per intonare “La cura” di Franco Battiato.
Ranieri conduce due ore e mezza di spettacolo (al netto degli spot pubblicitari) senza sbavature o cali nel ritmo del programma, sostenuto da scenografie raffinate (con il sipario, che ricorda quelli del tradizionale varietà) e gli altrettanto spettacolari, ma non eccessivi, giochi di luci.
Lo show sfrutta a pieno la poliedricità straordinaria di Ranieri, cantante, attore teatrale e televisivo, ballerino, interprete che porta sempre con sé un'aura di scugnizzo con grande presa sul pubblico. In “Sogno e son desto” sono molti i richiami al varietà, come le giacche a righe che l'attore indossa, e le macchiette, in uno show che miscela momenti di varietà tradizionale, momenti di teatro e molta musica che vive sia nei pezzi tradizionali di Massimo Ranieri sia nelle ospitate di cantanti come Patty Pravo, appunto (che sembra essersi ripresa dal momento di difficoltà di mesi fa quando aveva annunciato il ritiro dalle scene), Fiorella Mannoia e Franco Battiato.
Momenti deboli del programma - se così si possono chiamare - sono le interviste; Ranieri non è un giornalista, è ben visibile che segue un testo e la spontaneità ne risente. Proprio nelle interviste gli va però attribuito il merito, proprio in un momento in cui “perde” un po' il filo con Franco Battiato, di avere reso più “umano” e vicino al pubblico il cantautore siciliano, quando racconta che l'esperienza londinese non gli bastava perché, dice, “volevo guadagnare qualcosa”.
Ranieri si trova a suo agio nella parte del mattatore; a volte si lascia andare a qualche eccesso, come gli addominali fatti mentre canta “Erba di casa mia” o si rotola sotto il pianoforte suonato da Stefano Bollani, ma tutto viene attribuito al personaggio e non disturba più di tanto.
Lo show, che per le sue caratteristiche trova un pubblico avanti con gli anni e più localizzato al Centro-Sud, ha fatto cinque milioni di spettatori nella prima puntata (21% di share) e 4,65 milioni nella seconda serata (19,45%) soffrendo la concorrenza di “C'è posta per te” (Canale 5).
Quest'ultimo programma si è dimostrato però ancora una volta inaffondabile, avendo vinto le due serate del sabato in cui è andato in onda, la seconda anche con buon margine.
Il programma di Ranieri è prodotto da RaiUno in collaborazione con Ballandi Multimedia (rediviva sul varietà tradizionale), ideato e scritto da Gualtiero Pierce e Massimo Ranieri, con Ivana Sabatini, Andrea Lo Vecchio e Simone De Rosa. Le musiche sono di Pinuccio Pirazzoli, coreografie di Bill Goodson, i costumi di Simonetta Innocenti e la scenografia di Riccardo Bocchini. Alla regia Celeste Laudisio.