Reggio Tv sospende le trasmissioni

'Clamorosa' vicenda in Calabria –

Azione ‘estrema’ dell’emittente calabrese, nota per le molte trasmissioni informative, per ottenere dal Ministero dello Sviluppo Economico, dopo lo switch off, un canale che sia in grado di renderla visibile sul suo territorio.

L'emittente televisiva calabrese Rtv (meglio nota come Reggio Tv) sospende le trasmissioni, chiude gli “stabilimenti” e manda a casa i dipendenti con effetto immediato. La società l'ha comunicato «con profondo sgomento».

«La decisione è stata assunta - hanno spiegato a Reggio Tv - dopo aver constatato che nel passaggio al digitale è stata assegnata una frequenza incompatibile con la normale ricezione da parte di tutti gli utenti del territorio. Dopo aver conquistato una posizione di grande prestigio nell'assegnazione del numero progressivo 14 (LCN; N.d.R.) grazie al numero di dipendenti, al capitale sociale e ad altri parametri oggettivi, ci è stato assegnato un canale, il 45, assolutamente non idoneo perché assegnato ad altra emittente in Sicilia e per questo interferente».

A parere dell'Amministratore Unico, dottor Eduardo Lamberti-Castronuovo, medico ed imprenditore, tale assegnazione non risponde a nessun quesito di merito ma ad un criterio incomprensibile e non certo meritocratico. «Quella della chiusura (ma si tratta di una sospensione dell'attività, in realtà, e non è la stessa cosa; N.d.R.) è stata una scelta dolorosa, terribile, soprattutto perchè viene da una persona come me che ha lottato con la vita, non ha abbandonato la Calabria, ha creduto nella Calabria e nella legalità tanto da essere chiamato ad un ruolo istituzionale. L'emittente chiude dopo 14 anni di onorata carriera, siamo nati come piccola emittente di provincia e fin dai primi passi abbiamo dovuto lottare contro interferenze di qualunque tipo: politiche, tecniche, mafiose, abbiamo avuto bombe, interferenze telecomandate, una concorrenza becera, ed oggi siamo arrivati all'impossibilità materiale di continuare».

RTV riprenderà le trasmissioni e riaprirà la sede «solo dopo che la giustizia e la correttezza avranno avuto il sopravvento con l'assegnazione di una frequenza praticabile; inoltre RTV annuncia la presentazione di una denuncia all'Autorità Giudiziaria perché appuri se i criteri adottati dal Ministero siano stati oggettivi o meno. Fatto sta, che al momento, si nega la possibilità ad una fonte d'informazione 1a per dati Auditel nella Provincia di Reggio Calabria, di esercitare il proprio diritto e di far lavorare più di 60 persone». L'Amministratore Unico, anche nella sua funzione pubblica a difesa della legalità, si dice sbigottito, indignato e fortemente propenso ad abbandonare il campo, in quanto del tutto 'impraticabile'.

L'emittente è nata il 15 maggio 1998 dalla fusione di Rtm TeleMelito e di Televiola, direttore generale e della testata giornalistica Giusva Branca, direttore del tg Lucio Musolino. L'emittente proponeva l'85% di programmi autoprodotti. Il 6 marzo 2000 l'emittente era stata chiusa per interferenze, l'editore Castronuovo aveva fatto valere le proprie ragioni su Millecanali e aveva promosso una serrata di fermo totale degli studi televisivi rivolgendosi al Tribunale Civile. Dopo una sentenza del Tribunale ed una del Tar, Reggio Tv era ripartita, nel 2003 aveva rilevato altre frequenze e nel 2009 aveva raggiunto una media giornaliera di circa 48.000 telespettatori.

Ora per salvare l'emittente è stato aperto anche un gruppo Facebook: 'Reggio Calabria ha bisogno della voce libera e autorevole di Reggio Tv'.

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