Per sapere qualcosa di più sulle sorti di Rete 4 e su tutta la situazione televisiva italiana bisognerà aspettare almeno fino al 24 settembre.
È stata difatti fissata per quel giorno l'udienza della Corte Costituzionale per decidere sulla costituzionalità della cosiddetta "legge Maccanico" del '97, su istanza del Tar del Lazio. In sintesi, il Tribunale Amministrativo aveva chiesto di sancire l'incostituzionalità della legge Maccanico nella parte in cui si affida all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni la decisione sui tempi dell'abbandono delle frequenze terrestri da parte di Rete 4 e Tele + Nero (e, questione collegata, della perdita della pubblicità per RaiTre), venendo così meno a precedenti sentenze della stessa Consulta a carattere antitrust, in tal modo di fatto disapplicate per anni.
Se si arrivasse ad un no della Corte, sotto forma di inammissibilità o di bocciatura delle ragioni del Tar del Lazio, si aprirebbe la strada alla presentazione di quella legge sul sistema televisivo cui sta lavorando la maggioranza di Governo. In caso di approvazione delle tesi del Tar, invece, magari occorrerebbe - ma lo scenario è molto incerto - un decreto-legge per non provocare un veloce "oscuramento" di Rete 4, una strada già battuta quasi vent'anni fa dal Governo di Bettino Craxi e che molti non ricordano certo con favore. A rendere poi dirompente la questione sarebbe il fatto che il Governo attuale è preceduto dallo stesso proprietario di Rete 4 Silvio Berlusconi!
Anche l'Autorità di Enzo Cheli attende le decisioni della Corte, per sapere se potrà andare avanti sulla strada già tracciata e dunque rinviare ancora, a fine anno, il termine del 31 dicembre 2003 fissato per inviare Rete 4 e Tele+ Nero sul satellite. Alla fine dell'anno infatti non vi sarà il famoso "congruo" numero di parabole previsto dalla stessa legge Maccanico e fissato nel 35% di "abitazioni digitali".
Intanto pare che il giudice Riccardo Chieppa, incaricato di approfondire la complessa materia televisiva per il supplemento d'istruttoria deciso dalla stessa Consulta in vista dell'udienza di settembre, stia lavorando con lena e acquisendo tutta una serie di dati da Authority, Autorità Antitrust e Ministero delle Comunicazioni. Ma la materia è ardua e piena di insidie e alcuni dati richiesti (come la stessa soglia di copertura nazionale delle reti Mediaset!) non sarebbero disponibili, se non sulla base di "deduzioni".