Rete 4 punta sui ‘Miracoli’

Magari quando vengono annunciati gli ospiti, tra i quali l'immarcescibile Paolo Limiti e il “povero” Paolo Brosio, può venire la voglia di spegnere la Tv. Ma una fetta di pubblico non l’ha fatto proprio e ha assicurato a questo ‘La strada dei miracoli’ di Rete 4 un ascolto interessante (sopra il 6%), superiore addirittura a quello di due talk politici blasonati come ‘Ballarò’ e ‘Di Martedì’.

Rete 4 punta in realtà sul sicuro: i programmi a contenuto religioso hanno sempre un loro seguito e naturalmente siamo ben lungi dal voler criticare la fede, argomento delicatissimo. Ma la costruzione del programma è insoddisfacente, la conduzione inadeguata e non sembra riuscire a coinvolgere più di tanto un vasto pubblico, mentre quello presente viene “scatenato” in applausi un po’ rituali; diversi argomenti poi sono triti e ritriti. Per creare l'atmosfera mistica nel pubblico, vengono date delle candele accese in certi momenti della ‘narrazione’.

Si comincia con la tradizionale anteprima. La conduttrice presenta gli ospiti, ieri sera Paolo Limiti e Don Davide Banzato (probabilmente scelto anche per il suo bel viso). I temi della serata sono i miracoli che hanno reso santo Papa Giovanni Paolo II, poi c’è un'intervista a Paolo Brosio sul suo cammino di conversione (raccontato mille volte, ma tant’è). Si apre poi il tema delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, su cui la Chiesa non si è mai espressa ufficialmente, con un'intervista ad una veggente ed ad un miracolato di Savona.

La fede e i fenomeni di fede vengono raccontati tramite le testimonianze di chi li ha vissuti ma in contesti, vedi le stimmate, che rendono scettici, in questo caso anche lo stesso Don Banzato. Il programma che in diversi momenti viene costruito come un talk show, con tesi e controtesi (per questo non si definisce un programma ‘religioso’ ma ‘laico’), non ha ritmo, non propone nulla di particolarmente nuovo (almeno nella puntata di ieri; prima c’era stata magari qualche ‘sorpresa’, da Luca Giurato a Pippo Franco), come gli stessi personaggi in studio testimoniano, e affronta i temi senza riuscire a coinvolgere più di tanto. Ma questo non giustifica certo alcuni commenti volgari e irrispettosi che si sono scatenati sui social network.

Del resto chi vuol vederlo e lo apprezza ha il pieno diritto di farlo e Rete 4 ha il merito di aver indovinato una nuova serata ‘originale’, diversa dal solito film.

C’è poi un altro capitolo ed è quello della conduttrice, dal nome originale: Safiria Leccese. Non è nuova alla Tv, di sicuro, visto che molti la ricorderanno a ‘Studio Aperto’ di Italia 1 o al Tg4 o al Tgcom. È però un volto nuovo per i talk-show, annoverando ‘La strada dei miracoli’ al genere. Anche lanciando lei e la sua avvenenza, Rete 4 tenta dunque di rifarsi notare nell’etere e magari qualcosa otterrà, in abbinata al ritorno del ‘grande vecchio’ Costanzo, alla presenza costante di Paolo Del Debbio e naturalmente a ‘Quarto grado’ con Gianluigi Nuzzi.

Su www.lettera43.it abbiamo trovato quanto segue su Safiria Leccese:

«La fede non è solo a uso televisivo: lei (Safiria; N.d.R.) e il marito, l’avvocato romano con studio ai Parioli Sevi Saffetta (ma hanno tutti nomi così in famiglia?; N.d.R.), sono fortemente cattolici, con tanto di viaggi annuali a Lourdes.

“La mia è stata una piccola conversione alla quale è seguito subito dopo un incarico che mi ha permesso di vivere da vicino cosa significa credere” - ha spiegato (Safiria). Fu lei nel 2005 a raccontare al pubblico di Italia 1 la scomparsa di papa Giovanni Paolo II, i funerali e l'elezione di Benedetto XVI.

Nel 2011, il Ctv, il Centro Televisivo Vaticano che distribuisce le immagini ufficiali della Santa Sede, le chiese di salire sul palco del Circo Massimo per presentare l’evento di beatificazione di Giovanni Paolo II. ‘La strada dei miracoli’, dunque, è tutt’altro che un esordio nei temi religiosi».

Avanti così, allora…

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