Retecapri: «Infuocata riunione del CNID»

La 'numerazione' nella Tv digitale –

Il tema all’ordine del giorno era la famosa numerazione LCN. Retecapri propone un incontro per trovare un accordo tra gli operatori.

Ecco il comunicato emesso da Retecapri:

«Si è tornato a riunire la scorsa settimana il Comitato Nazionale Italia Digitale (CNID), il cui compito, come è noto, è quello di definire e coordinare le attività necessarie alla realizzazione dello switch-off nazionale. All'incontro ha preso parte anche Retecapri, emittente nazionale indipendente, in qualità di componente.
Sul tavolo della riunione non poteva mancare il gravoso problema dell'LCN, la numerazione automatica dei canali che, allo stato, discriminerebbe gli operatori e il cui impiego non è ancora stato disciplinato dall'Agcom. L'Autorità, anzi, ha informato che avrebbe esaminato i ricorsi di due emittenti riguardo un conflitto di attribuzione (ricorsi prevedibili vista la mancata disciplina) e nel giro di 3-4 settimane avrebbe adottato una decisione la cui applicazione avrebbe interessato non solo le due emittenti ma l'intero panorama degli operatori motivando tale decisione col fatto che gli stessi operatori - secondo l'Agcom - non hanno raggiunto un accordo tra loro.
Immediata la contestazione dei vari rappresentanti delle emittenti televisive, tra cui Retecapri, che in realtà, non hanno mai ricevuto alcuna proposta organizzativa da parte delle istituzioni competenti, prima fra tutte l'Agcom; nessun cenno, nessuna azione, nessuna parola spesa prima di questi due recentissimi ricorsi. Per tagliare la testa al toro, è giunta la proposta dell'avvocato Costantino Federico, editore di Retecapri, il quale ha suggerito, appunto, di convocare un'assemblea degli operatori avente l'Agcom come organizzatore, per trovare una soluzione concordata da tutti e se l'esito dovesse essere negativo, allora ben venga, a quel punto, una decisione generale dell'Agcom. La proposta è piaciuta a molti, tra cui Luca Balestrieri della Rai, ma ha trovato il secco “no” di Stefano Mannoni, commissario dell'Agcom, il quale vorrebbe, al limite, che l'accordo fosse prerogativa dell'associazione DGTVi (che, guarda caso, ha la grave pecca di non rappresentare l'intero panorama dell'emittenza televisiva italiana ma solo una parte principale, valga per tutte il duopolio Rai-Mediaset ed un ristretto numero di Tv locali).

Retecapri, dunque, forte dei pareri favorevoli espressi da diversi rappresentanti di Tv, associazioni e istituzioni, ha ritenuto di poter andare avanti promuovendo un incontro tra tutti gli operatori per tentare di trovare un accordo congiunto, e se nel frattempo l'Agcom resterà cieca a tale iniziativa e ritenesse di adottare decisioni ricadenti non solo sulle due emittenti ricorrenti ma su tutte, senza prendere atto dell'esito di tale riunione, non si escluderebbero azioni di tutela legale».

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